Foligno. Ex Ogr, sospeso lo sciopero ma la vertenza resta aperta

Avrebbero dovuto incrociare le braccia sia oggi che domani i lavoratori delle Fs che avevano annunciato una due giorni di sciopero per protestare contro i tagli e la riduzione del personale . Ma il raggiunto accordo Governo-Ferrovie ha fatto rientrare la mobilitazione imponendo così la revoca delle 24 ore di agitazione nazionale. Scongiurata dunque la temuta serrata, la parola passa ora ai sindacati che dovranno attendere la giornata di martedì per conoscere in dettaglio i termini dell’intesa, le cui ricadute locali sono ancora tutte da verificare. Dallo sblocco delle assunzioni dipenderà il futuro dei molti impianti di manutenzione ferroviaria dislocati nel territorio nazionale. Va da sé che per le ex Ogr che soffrono da tempo una condizione di ridimensionamento occupazionale l’eventuale sblocco delle assunzioni rappresenterebbe una salutare boccata d’ossigeno per lo storico impianto cittadino che dai 1.200 dipendenti del passato è sceso a circa la metà. Condizione minima per il rilancio l’immissione nel circuito occupazionale di almeno venti lavoratori, una richiesta che le forze sindacali rivendicano da almeno un paio d’anni, paventando l’abbassamento dell’organico sotto la soglia delle seicento unità. “Se il numero di lavoratori scendesse sotto la soglia delle 580 unità – chiariscono ancora i sindacati - mancherebbe il presupposto di base per garantire all’impianto la necessaria competitività di mercato”. Il progressivo assottigliamento delle file lavorative alle ex Ogr deriva in primo luogo dai pensionamenti degli ultimi mesi, cui si potrebbe aggiungere entro il 31 dicembre la mannaia del super-bonus che potrebbe falcidiare l’impianto di altre 60-70 unità. “Un rischio che va assolutamente scongiurato – concludono i sindacati – a meno di non voler assistere ad una lenta ma irrevocabile dismissione delle Ogr, per anni simbolo di una Foligno industriale e industriosa di cui oggi, guardando l’imponente profilo dell’impianto di manutenzione di viale Ancona, rimane solo, purtroppo, lo sbiadito fantasma alla periferia della città.