Foligno. La Cgil pensionati contro i farmacisti

I farmacisti dal 19 novembre minacciano di far pagare tutte le medicine, comprese quelle di fascia A se non viene cancellata la possibilità di vendita di quelli con ricetta di fascia C anche nella grande distribuzione ( vedi supermercati ). La norma sotto accusa è quella contenuta nelle liberalizzazioni portate avanti dal Governo riguardante i medicinali con ricetta di fascia C, ( quelli a pagamento dei cittadini ). Per questi farmaci è previsto che vengano venduti anche nei supermercati e nelle parafarmacie. La forte protesta riguarda soltanto le farmacie private, ma allo stesso tempo comporta l’uscita dalla convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. Ma contro questa decisione la CGIL pensionati di Foligno dichiara che: la possibilità di acquistare, al di fuori delle farmacie , anche medicinali di fascia C con obbligo di ricetta, può costituire un indubbio vantaggio per i cittadini, ( visto il costo della vita ) e se i farmacisti procederanno con la protesta annunciata, ci mobiliteremo con tutta la nostra capacità di indignazione perché gli anziani, in particolare, non possono essere chiamati a pagare le conseguenze della cecità della Federfarma, come rappresaglia contro un emendamento all’esame del Parlamento.Che ha tutte le caratteristiche di una vera e propria rivolta di stampo corporativo ( LAUTI INTERESSI PERSONALI SULLA SALUTE DEI MALATI ) dato che, dal 19 novembre ,le farmacie non forniranno più farmaci gratuitamente a chi ne ha diritto. I primi a farne le spese saranno i cittadini ultrasessantacinquenni, alla barba dei diritti di cittadinanza, in modo particolare i più deboli della società. A questo proposito chiamiamo infine ad un forte impegno le stesse Istituzioni locali su queste problematiche di forte intensità sociale.