E' dedicato al legame tra l'Arma e il territorio il calendario 2009 dei carabinieri, presentato alla Scuola ufficiali carabinieri di Roma. Un "vincolo forte", ha rilevato il comandante generale dei carabinieri, Gianfrancesco Siazzu, "fatto di vera e propria appartenenza'" che, a ben guardare, costituisce il denominatore comune, il filo che unisce i temi monografici trattati nelle scorse edizioni, perché é proprio da questo legame con il territorio che la figura del Carabiniere trae la sua forza e la sua motivazioni". E visto questo forte legame con il territorio, l’Umbria alla cerimonia di presentazione non poteva che essere rappresentata dalla Giostra della Quintana di Foligno insieme al comandante della stazione di Assisi.
Ovvero con la presenza di una splendida dama in abiti barocchi al debutto dell’edizione del calendario artistico del prossimo anno: Manuela Marinangeli, che indossava l’abito messo a disposizione dal priore Marco Bosano del rione Morlupo. A Roma la delegazione era completata da Paola Soli, segretaria della Commissione Artistica, e da Stefania Menghini, apprezzata realizzatrice di abiti barocchi nonché componente della stessa Commissione. Un obiettivo reso possibile dalla disponibilità ovviamente dell’Arma, dell’amministratore dell’Agenzia di promozione turistica dell’Umbria, Stefano Cimicchi ed anche della compagnia dei carabinieri di Foligno, diretta dal capitano Andrea Mattei. Le tavole del calendario raccontano, attraverso il continuo accostamento di immagini di ieri e di oggi, la presenza "vigile e rassicurante" dei Carabinieri sul territorio delle regioni italiane. È un’immagine di Perugia, di corso Vannucci, con il palazzo dei Priori e la fontana Maggiore, e sullo sfondo un’auto di servizio dei carabinieri accanto ad alcuni militari in divisa, a rappresentare in particolare l’Umbria nel calendario storico dell’Arma.
Tra gli ospiti della cerimonia, presentata da Massimo Giletti, anche Barbara Matera, interprete della fiction “Carabinieri” e gli scrittori Roberto Gervaso e Andrea Camilleri. Gervaso, da “innamorato dell'Arma”, ha ricordato di quando si trovò a “scegliere se fare il carabiniere o il giornalista. Nel primo caso avrei acquistato reputazione, nel secondo l'avrei perduta”. Un dilemma che si risolse quando, alla visita medica, fu riformato “per deficienza toracica. Ma la prima scelta - ha osservato - sarebbe stata quella di fare il carabiniere”.
Per Camilleri e' "esemplare" la scelta di dedicare il calendario storico al legame dell'Arma con il territorio. "E' un autentico pilastro della comunita'. Nel paesaggio siciliano della mia infanzia -ha spiegato- se non c'era il carabiniere sullo sfondo, allora c'era da preoccuparsi". Presenti in sala, tra gli altri, il Direttore dell'Aisi Giorgio Piccirillo l'Arcivescovo Ordinario Militare per l'Italia, Monsignor Vincenzo Pelvi e personaggi dello spettacolo come Enrico Papi, Andrea Roncato, Francesco Salvi.
Foligno/Spoleto
08/12/2008 15:12
Redazione