Foligno, “Riedifichiamo il ponte di san Claudio”

Lo dice a fior di labbra, trattenendo a stento un sorriso. L’assessore alla viabilità e all’arredo urbano Giampiero Fusaro promette di rivitalizzare l’ormai agonizzante piazza Spada attraverso una semplice opera strutturale che, a sentir lui, sarebbe in grado di reinserire lo storico slargo cittadino, la cui autentica denominazione sarebbe in realtà piazza XX Settembre, nel circuito ciclo-pedonale urbano. Parte da una semplice constatazione, l’assessore Fusaro. Se, come è evidente, piazza Spada, disertata dai cittadini ormai da quasi dieci anni (era il ’97, l’annus horribilis del terremoto, quando sia palazzo Carrara, sede dell’allora Brigata della Guardia di Finanza, che il prospiciente palazzo Barnabò che dal ’27 ha ospitato il Liceo classico Federico Frezzi) venisse reinserita nel circuito ciclo-pedonale urbano si potrebbe evitare la diaspora dei residenti. Attualmente non esistono ragioni né di tipo economico né di tipo ricreativo per recarsi nella detta piazza, trasformatasi in una specie di ghetto musulmano. Lì dove un tempo prosperavano attività economiche di ogni genere (dalla cartolibreria ad uso dei liceali, al bar o alla bottega di generi alimentari) da qualche anno a questa parte fanno bella mostra di sé bazar islamici con tanto di annessa rivendita di carni macellate ritualmente. Senza contare i modernissimi negozi di telefonia e internet gestiti da immigrati. Una specie di casbah araba, una cittadella islamica nel centro del centro del mondo. Occorre, allora, restituire vivibilità e appeal all’area. Niente di meglio, dunque, che pensare di fare della zona un’area di transito obbligato. Basterebbe, insiste Fusaro, ripristinare l’antico ponte di san Claudio che collegherebbe via XVI Giugno con via San Giovanni dell’Acqua, terminante giustappunto in piazza Spada. Un ponte sul Topino. Un ponte tra culture. E che non si dica che l’amministrazione comunale i ponti li vuole demolire a tutti i costi.