Foligno. Superenalotto, in aula il numero uno dei Monopoli

Testimonianza-chiave ieri mattina di fronte al giudice Olivieri, magistrato della seconda sezione civile del Tribunale di Roma di fronte al quale è comparso l’attuale direttore generale dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato che ha sostanzialmente confermato la coincidenza dei due progetti, quello Fiorelli e quello poi adottato dallo Stato, ovvero la seconda estrazione settimanale del mercoledì, la cedola di giocata in abbonamento, l’introduzione di un numero jolly, l'aumento numerico delle ruote di estrazione. Giallo sulla scomparsa di un documento-chiave, ovvero la lettera, datata 13 ottobre 1995, per mezzo della quale il Ministero delle Finanze e per competenza l' Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, dopo aver esaminato e trattenuto il progetto-Fiorelli, dichiaravano testualmente di non essere interessati alla proposta. In calce, dopo i saluti di rito, la firma del Direttore Centrale, chiamato a testimoniare alla prossima udienza del 23 gennaio, quando si provvederà anche all’affidamento della consulenza tecnica per quantificare la cifra esatta entrata nelle casse dello Stato grazie alla proposta dell’inventore folignate. Basti pensare che, secondo i dati forniti dallo stesso Ministero delle Finanze, solo nel ‘99 con il gioco del lotto sono stati incassati dall'erario qualcosa 19.536 miliardi di vecchie lire mentre con il superenalotto i miliardi di lire sono stati 6.126, per un totale di 25.662 miliardi complessivi.