Foligno, irregolarità nello scrutinuio elettorale

A tre giorni dalla chiusura delle urne, i risultati del voto a Foligno non sono ancora definitivi, né tanto meno ufficiali. Nella città della Quintana infatti, regna il caos più totale: e nelle segreterie politiche c’è ancora un continuo via via di attivisti con fogli e cartelle in mano, impegnati per conteggi e riconteggi. Scene che di solito si vivono nelle prime ore della nottata elettorale. L’Ufficio Centrale per la proclamazione degli eletti - allestito al seggio numero uno di via Piermarini -a fianco delle Poste Centrali, è in piena attività per cercare di sbrogliare la complicata matassa di verbali e riepiloghi che presentano palesi irregolarità. La commissione è presieduta dal magistrato onorario Stefano Checcucci, e composta da sei cittadini: Grazia Antonelli, Romolo Ambrogi, Simona Benedetti, Luigi Berna, Monia Biviglia, Orietta Gallina e dal segretario - Kenny Adriano Valeriani, tutti nominati al Tribunale di Perugia. Nell’aula – insieme a rappresentanti di lista e delegati di partito – si spulciano e si passano al setaccio i verbali delle 54 sezioni elettorali per valutarne la regolarità. Arrivano in continuazione anche neo eletti, ex consiglieri ed ex assessori. Sino ad ora sono emerse alcune “incongruenze” – definiamole così – ai seggi 5, 15 e 37 mentre in alcuni casi, la somma delle preferenze espresse, supererebbe addirittura quella dei voti di lista. Intanto mancano ancora all’appello le singole preferenze del famigerato seggio 37 di Borroni, l’ultimo a chiudere anche a livello provinciale nel cuore della notte di lunedì. E sicuramente tra gli ultimi in tutta Italia. Una situazione che impedisce – di fatto – la proclamazione degli eletti e l’ufficialità dei risultati definitivi.