Foligno, l'addio dei quintanari ad Amedeo Ciancaleoni

C’era tutta la città questa mattina nella Cattedrale di San Feliciano, a rendere l’estremo saluto ad Amedeo Ciancaleoni. Un ultimo abbraccio con il quale Foligno, la sua Foligno – ma soprattutto il suo mondo quintanaro – gli è voluto stare vicino sino alla fine. Dire che se n’è andato un pezzo di Quintana rischia di diventare retorico, quasi banale, ma i volti della gente che lui ha sempre amato, parlavano più e meglio di cento discorsi e frasi di circostanza. Ciancaleoni, il mitico “Ciancanella” come ci piace ricordarlo, e come lo chiamavano affettuosamente i rionali e gli amici più cari, era un “gigante buono” di grande spessore ed umanità. Ciancaleoni è prematuramente scomparso lunedì sera all’età di 62 anni dopo una grave malattia. Storico priore del nobile rione Giotti, per ben trent’anni ha guidato e sostanzialmente fondato la contrada biancolceleste, dal 1966 al 1996, erano i tempi delle eroiche sfide di Giusti e Formica. Si deve alla sua intuizione, la nascita delle taverne a Foligno, da un’idea che importò dalla vicina città di Narni. Capì subito che sarebbe stata quella la strada del futuro, per far diventare una sfida equestre come occasione di aggregazione sociale ed intergenerazionale della città: segnò la strada che ha portato la Quintana sin qui, e che la condurrà verso il futuro. E fu proprio lui, ad allevare quella che è oggi la Giostra all’Anello di Narni. Fu maestro di Campo e cavaliere di Giostra, per poi passare a Palazzo Candiotti come decano dei priori e vicepresidente al fianco di Mingarelli. Ai vertici dell’Ente lanciò per primo l’idea delle separazione delle due giostre, e del restringimento del diametro degli anelli, parlò per primo delle modifiche al regolamento di gara. Ancora una volta, intuizioni che avrebbero segnato il futuro. Ricoprì l’incarico di segretario della Federazione Italiana Giochi storici, e - sempre pensando ai giovani della sua città - sostenne a pieno l’attività della Scuola Ippica Folignate, fucina di nuovi cavalieri …i campioni di oggi! Era sempre in piazza, o nella vicina taverna sino a tarda notte nel periodo quintanaro: un amante della Quintana genuina e popolare. Punto di riferimento per tutti. Oggi l’ultimo saluto agli amici di sempre, e prima del suo ultimo viaggio, è stato riportato nella sede di Piazza Foligno, in quella che fu la sua casa e il suo piccolo regno, portato a spalla dagli ex priori in costume barocco. Il suo nome, è già nell’albo d’oro della storia della città e della Quintana.