Foligno, le reazioni dopo le dimissioni alla Gazzetta

Hanno suscitato grande clamore a Foligno le dimissioni di don Germano Mancini, storico direttore della Gazzetta di Foligno, settimanale della Diocesi. Le dimissioni sono giunte per questioni politiche e sul caso sono diverse le reazioni da registrare. STEFANIA FILIPPONI - IMPEGNO CIVILE: Le spiegazioni, le interpretazioni possono essere molteplici ma il FATTO è uno solo: Don Germano lascia la Gazzetta dopo oltre 40 anni.. E’ difficile pensare al settimanale diocesano senza il “suo” Direttore: un grande giornalista e comunicatore, un uomo coraggioso e coerente, che ha difeso i suoi principi fino in fondo, irriverente quanto basta per non inchinarsi ai “potenti cittadini”. La Gazzetta, e ciò è indiscutibile, grazie a questo indomito sacerdote è diventata il pilastro del’informazione locale, un fondamentale fattore di crescita ma, soprattutto, ha consolidato nei cittadini la coscienza di appartenere alla medesima collettività. Soltanto la difesa delle sue idee, la difesa della dignità sua e dei suoi collaboratori, la difesa della libertà di stampa può aver indotto il Direttore a rassegnare le dimissioni, ma non a gettare la spugna, perché il suo “commiato” ha riassunto sinteticamente, ma con estrema chiarezza, i termini esatti del problema. L’auspicio è che la Gazzetta continui a”puntare in alto” senza essere controllata dall’alto, che la “pausa di silenzio” non diventi una “riduzione al silenzio”. PDL FOLIGNO Il Coordinamento Comunale del Popolo della Libertà, apprende con sorpresa e con forte rammarico la notizia delle dimissioni del Direttore della Gazzetta di Foligno Don Germano Mancini, una voce indiscutibilmente libera e fuori dal coro, in una città troppo spesso allineata su posizioni vicine al potere di turno. Don Germano è stato per oltre 35 anni, un punto di riferimento per molti cattolici e per moltissimi cittadini di Foligno. Un intellettuale libero, e al tempo stesso coerente con il suo impegno cristiano e civile, nello spirito del Concilio Vaticano II. Riconosciamo in lui l’uomo non di parte, che spesso non ha esitato a contestare, duramente ed apertamente anche il nostro schieramento, e la nostra attività politica. Un uomo capace di portare avanti grandi battaglie civili, nonché promotore e sostenitore di azioni a difesa del territorio: in primis quelle per Foligno Capitale Ferroviaria e quelle sul versante idrico-ambientale per la tutela delle acque del Rio Fergia e del fiume Topino. Ovviamente, resta il pieno e convinto rispetto per le decisioni e per l’autonomia decisionale di Sua Eccellenza Monsignor Gualtiero Sigismondi e della Curia. Con l’augurio che anche altri autorevoli esponenti del mondo cattolico locale, colgano l’appello lanciato dal nostro Vescovo per una rinnovata sobrietà e restino finalmente lontani dalla sfera politica e dalla militanza partitica.