Foligno: mode e modi 2006, Babbo Natale si arrampica sui muri

Mode e modi 2006, vezzi e vizi, utilità e futilità dell'anno appena trascorso. Archiviate o quasi le festività natalizie, relegato in soffitta anche il 2006, resta, oltre all'odore di canditi e uva passa dei panettoni, oltre agli abeti vestiti di luce e speranza, oltre ai presepi, dentro le case e dentro le chiese, oltre ai riti sacri, i miti profani, tutti i tic e le tendenze del Natale, targato 2006. Ecco il fenomeno di massa che più ha colpito la nostra sensibilità. Che Babbo Natale non voli più, solcando i cieli del pianeta con la sua affidabilissima slitta trainata da renne, lo avevamo capito anche prima della insolita comparsa di nugoli di Santa Claus aggrappati a funi e scalette nell'atto di entrare da finestre, balconi, attici o verande. Lo avevamo capito e ne avevamo preso atto da un bel po' di tempo. Ma confessiamo che vedere l'attempato nonnino dalla barba bianca e vistosamente in sovrappeso in procinto di ascendere case e palazzi ci fa un po' impressione. Una vera manìa collettiva, un virus consumistico che sembra aver contagiato proprio tutti, almeno a dar retta al numero di pupazzi rossi in equilibrio instabile su verticalissime pareti. Pupazzi che più che al caro, vecchio Babbo Natale somigliano, si direbbe, alla versione riveduta e corretta di modernissimi Spiderman in costume rosso. Potere del villaggio globale. Che ci ha reso tutti uguali, anestetizzando la creatività e il senso critico. Tutti ugualmente pronti a metter mano al portafoglio e portare a casa, pardon, sui muri di casa, un pupazzo dal manto rosso e una pancia enorme, goffa caricatura di un Babbo Natale scalatore, che si arrampica, furtivo come un ladro, nelle case dei bambini.