Dopo la “Fiera dei Soprastanti” si entra nel vivo del programma settembrino della Giostra della Quintana di Foligno, con la prima delle sfide tra i dieci Rioni. Sfida che in questo caso attiene alle cucine, agli abbinamenti dei vini, alle sapienti combinazioni degli ingredienti, agli allestimenti scenografici, alle interpretazioni. In una parola è il momento del “Gareggiare dei Convivi”, 33° concorso gastronomico rionale in scaletta per i giorni 1, 2, 3 e 8, 9 settembre. Si comincia dunque domani, lunedì, con il cinghiale, progenitore del maiale domestico, quale tema fisso dell’appuntamento che impiega nella preparazione dei piatti i prodotti tipici dell’Umbria, con i vini di accompagnamento e l’olio extravergine di oliva utilizzato per la loro esecuzione prodotti anch’essi nella regione. I primi due rioni sono l’Ammanniti (ore 20.30) e lo Spada (ore 22). Nuova di zecca la giuria specializzata: a presiederla è stato chiamato Giancarlo Malacarne, storico e giornalista, direttore della rivista “Civiltà Mantovana”, autore di numerosi libri e pubblicazioni; ha curato inoltre l’allestimento di importanti mostre come quelle araldiche nel Palazzo Ducale di Sabbioneta e nel Palazzo Ducale di Mantova. Il gastronomo, secondo componente di giuria, sarà Alviero Bigi, storico ed esperto in gastronomia antica; il sommelier, terzo componente, sarà Arcangelo Mario Ugolini, enologo. Nel “Gareggiare dei Convivi” ai fini della classifica finale, sono oggetto di valutazione il secondo piatto, il “Piatto di gara”, il vino, l’allestimento scenografico, coreografico, storico. Il “Piatto di Gara” deve essere comunque inserito in un menù completo (il quale però non è oggetto di valutazione) e sia il “Piatto di gara” che tutte le altre portate del menù, devono essere preparate con ingredienti di base conosciuti nel Seicento. Dunque con la Quintana anche i profumi e i sapori dell’ospitalità e della quotidianità, intesi come lettura di un periodo storico che ha promosso la magnificenza del nostro territorio. “La scelta dell’ingrediente effettuata dalla Commissione Artistica insieme al Comitato Scientifico – spiega l’architetto Stefano Trabalza, presidente della Commissione Artistica dell’Ente Giostra - non è evidentemente casuale, tenuto conto che il cinghiale è una ‘presenza’ storicamente documentata sia sul territorio che nelle mense. Basti considerare che proprio il cinghiale compare spessissimo nell’iconografica che riproduce le tavole imbandite del Cinque-Seicento a testimoniare la diffusione di questa pietanza nel menù di questo secolo, anche perché poi frequentissimo nei nostri boschi”. Il tema ufficiale del “Gareggiar dei Convivi” è dunque questo: “La stagion del Porco Cignale è da sempre per tutto febraro, è caldo e humido, e di dura digestione, e chi ne magna faccia essercitio”. La frase è tratta da “Il Trinciante” di Vincenzo Cervio.
Foligno/Spoleto
01/09/2008 09:26
Redazione