Fossato: XVIII edizione di Festacli

Festacli, il tradizionale appuntamento, che quest’anno ha raggiunto la XVIII edizione, si svolgerà a Montecucco nella prima quindicina di luglio ed avrà come tema: "Vent'anni dopo la caduta del muro di Berlino". Questa è una delle tante iniziative contenute nella relazione della giovane Presidente Galli Orietta nella seduta degli organi del 21 u.s. del Circolo Acli "Ora et Labora" di Fossato di Vico. Nella riunione, oltre l'approvazione dei bilanci consuntivo e preventivo, sono state discusse altre iniziative che caratterizzeranno l’attività sociale dell’associazione. Per il terzo anno consecutivo, è stato presentato il progetto "Largo ai giovani una finestra per il lavoro", è stato previsto il potenziamento dello sportello immigrati e la pubblicazione annuale della ricerca sulla presenza degli stranieri nel nostro territorio, è stata proposta una uscita a Barbiana e alla tomba di Don Lorenzo Milani ed altre gite d'interesse culturale. Nel corso della riunione è stato pure distribuito e commentato il documento della Conferenza Episcopale Umbra sulla istituzione del fondo di solidarietà in favore delle famiglie provate dall'attuale situazione economica. All’incontro oltre ai dirigenti delle Acli erano presenti Mauro Monacelli, Sindaco di Fossato di Vico, Valerio Anderlini, Direttore dell'Eco del Serrasanta e Ottavio Giombetti del Centro per l'impiego di Gualdo Tadino che ha illustrato con bravura e competenza le agevolazioni previste per le aziende in crisi. Gli ospiti, ma anche i dirigenti delle Acli, si sono soffermati in particolare sul documento dei vescovi plaudendo all'iniziativa dell’istituzione del fondo di solidarietà e sentendosi tutti impegnati a contribuire alla sua realizzazione. Il Presidente di zona delle Acli Giovanni Pascucci ha affermato che il documento della Conferenza Episcopale Umbra è un'occasione per valorizzare la nostra presenza e la nostra capacità di ascolto ed accoglienza, di erogazione di servizi alle famiglie ed ai lavoratori, di lettura dei bisogni. E su questa scia ha lanciato la proposta, in questi tempi di estrema crisi, di riattivare temporaneamente il complesso Casa San Benedetto, di proprietà della Diocesi, fornito di un minimo di attrezzature per il ristoro ed il pernottamento, da destinare a casa albergo per indigenti, senzatetto e persone in estrema difficoltà.