E’ stata archiviata con successo la XV° edizione della FestAcli, organizzata dal circolo Acli Ora et labora di Fossato di Vico, con la collaborazione della sede zonale, provinciale e con l’apporto logistico del circolo “San Giuseppe” di Sigillo.
Il tema scelto per la giornata è stato: Le Nuove precarietà, Casa, Lavoro e Famiglia. Su questi argomenti che riguardano tutti, è stato un susseguirsi d’interventi programmati oltre, a quelli liberi dei partecipanti.
I lavori convegnistici sono iniziati domenica 9 luglio, presso il villaggio turistico di Val di Ranco, nel comune di Sigillo, dove S. E. mons. Pietro Bottaccioli Vescovo Emerito di Gubbio ha celebrato la Santa Messa. L’omelia, è stata incentrata sulla concezione della famiglia intesa come nucleo e cellula della società. Il prelato ha ricordato che nella giornata odierna il Papa Benedetto XVI ha chiuso a Valencia il quinto incontro mondiale delle famiglie affermando che il nucleo familiare è fondato sul matrimonio indissolubile tra uomo e donna ed è l'ambito dove l'uomo può nascere con dignità, crescere e svilupparsi in modo integrale. “In questa ottica la Chiesa non può che difendere questa meravigliosa realtà”. Il momento è stato propizio per ricordare la figura di mons. Grandoni recentemente scomparso.
La percezione di precarietà oggi è avvertita da ognuno di noi, sopratutto dal punto di vista lavorativo mentre non ci si accorge che le nostre vite sono precarie più di quanto sembra. L'offensiva lanciata da qualche anno al mondo del lavoro è accompagnata da altre forme più subdole di precarizzazione che colpiscono tutti, quindi anche le persone che hanno un lavoro stabile. Precarietà è insicurezza sotto tutti i punti di vista.
Partendo da questi temi particolarmente sentiti dalle Acli, il presidente di Zona dell’eugubino-gualdese Giovanni Pascucci, ed il presidente provinciale Massimo Ceccarelli hanno salutato i relatori e tutti gli intervenuti affermando la disponibilità del movimento cattolico di voler portare avanti un pensiero politico volto a variare tale condizione; ed il proporre un dibattito su tali problematiche è un primo aspetto sicuramente non trascurabile.
Per le Acli è tempo di distinguere fra una sussidiarietà volontaria, da favorire, e una sussidiarietà involontaria, da evitare, e che obbliga la famiglia a scelte non degne di un Paese civile, quale quella fra l'assistenza al genitore anziano lungodegente e il costo dell'educazione dei figli. Nell'ambito dell'attuale fiscalità i costi associati alla sussidiarietà involontaria andrebbero almeno trasformati in deduzioni, mentre l'intero sistema fiscale dovrebbe essere rimodellato avendo come riferimento, sia pure in linea di principio, i bisogni e le risorse della catena generazionale.
La parola è passata alla Senatrice Sandra Monacelli che ha voluto ribadire l’importanza di tale incontro che gli ha permesso di avvicinarsi ad un nutrito gruppo di associati alle Acli, intavolando un dialogo proficuo. La percezione di precarietà, oggi è avvertita da ognuno di noi sopratutto dal punto di vista lavorativo tanto che non è più adeguato parlare della differenza tra lavoro precario e lavoro fisso, quanto tra la disoccupazione ed un lavoro temporaneo. Pertanto il suo sforzo sarà incentrato sul tentavo concreto di fare politiche volte a sostenere la famiglia, a misura d’uomo.
L’On. Gino Capotosti ha affermato, anch’egli, l’importanza di una esistenza libera; cosa possibile solo se suffragata da condizioni economiche emancipate e le nuove forme lavorative producono un provvedimento atto ad indebolire la forza collettiva dei lavoratori, dividendoli e rendendoli più soli, poveri e ricattabili. L'offensiva lanciata da qualche anno al mondo del lavoro è accompagnata da altre forme più subdole di precarizzazione che colpiscono tutti, quindi anche le persone che hanno un lavoro stabile.
Il dott. Claudio Ricciarelli della Cisl Umbria ha improntato il suo intervento nel cercare d’individuare gli aspetti positivi di ogni legislatura, senza poter pensare di variare le leggi ad ogni cambio di Governo, anche se ritiene che la Legge Biagi possa essere migliorata eliminando alcune delle molteplici forme contrattuali, così come creare degli ammortizzatori sociali volti a tutelare tutti i lavoratori ed individuare quei diritti universali.
A conclusione dei dibattiti i relatori, le autorità presenti e semplici cittadini, si sono ritrovati intorno ad un tavolo imbandito per istaurare e per affermare nuovi rapporti.
Il pomeriggio si è concluso ascoltando della musica dal vivo, proposta dal complesso Fredy, e poi tanta voglia di natura, passeggiando tra la secolare faggeta che ricopre la montagna del Monte Cucco.
13/07/2006 10:24
Redazione