Nello scorso sabato 18 settembre in Giano dell’Umbria la Compagnia Carabinieri di Spoleto ha dato esecuzione ad una ordinanza custodiale in carcere nei confronti di un diciannovenne di Spoleto per i reati di maltrattamenti in famiglia, estorsione e rapina ai danni dei familiari conviventi.
L’attività d’indagine della Compagnia Carabinieri, attraverso il coordinamento della Procura della Repubblica di Spoleto ha portato alla richiesta di applicazione di una misura cautelare in carcere da poi emessa dal GIP del Tribunale di Spoleto.
Nei fatti la Stazione di Giano dell’Umbria poneva in essere un’attività investigativa, a seguito di una segnalazione della vicenda da parte della madre del ragazzo, vessata dalle condotte esasperanti che impattavano sullo stato psicologico, emotivo e di paura in cui vivevano dallo scorso febbraio 2020 i familiari conviventi, allorquando il ragazzo era uscito dalla comunità e in casa aveva posto in essere presunte condotte di maltrattamenti nei confronti della madre e del padre, nonché nei confronti del fratello vittime dei comportamenti reiterati e continui con insulti quasi quotidiani, richieste persistenti di denaro, minacce anche con l’uso di coltelli nonché danneggiamenti continui dei suppellettili e oggettistica varia presente in abitazione.
Tali tipologie di reato sono sempre di assoluta attenzione istituzionale soprattutto quando maturate nel contesto familiare ove vi sono conviventi vessati da condotte gravi con forte incidenza sullo stato di vivibilità e psicologico.
Il ragazzo dopo le formalità di rito è stato associato al carcere di Spoleto.