Il progetto di riqualificazione della Gola della Rocchetta non è archiviato, archiviata è la procedura di autorizzazione da parte della Regione perchè non congrua all'iter richiesto. Interviene l'assessore regionale all'ambiente Roberto Morroni sulla questione che in questi giorni sta animando Gualdo Tadino riassumibile in almeno tre passaggi: Fonti della Rocchetta chiuse dal sindaco Presciutti con un'ordinanza per incolumità pubblica, perchè ad oggi non c'è più un progetto di risanamento e la Regione non avrebbe mostrato determinazione su questo punto, aveva detto Presciutti in conferenza stampa; richiesta della Comunanza Agraria, proprietaria dell'area, di un nuovo progetto da stilare subito; richiesta del gruppo di opposizione consiliare Rifare Gualdo delle dimissioni del sindaco Presciutti per comportamento contraddittorio sulla vicenda Rocchetta. "L’archiviazione citata da Presciutti e dalla Comunanza Agraria – precisa Morroni - riguarda semplicemente l’istanza per l’avvio del procedimento autorizzatorio (il cosiddetto PAUR – Procedura Autorizzativa Unica Regionale) relativa al progetto, e la motivazione risiede nel fatto che la documentazione presentata non rispondeva ai crismi formali richiesti."
La Regione ha chiesto all'azienda Rocchetta di presentare una nuova istanza in tal senso.
"L'impegno della Regione Umbria - sottolinea Morroni - è stato ed è finalizzato a dare piena attuazione al progetto di messa in sicurezza e di riqualificazione dell’area Rocchetta, in esecuzione di quanto previsto all’interno della convenzione siglata nel 2015 tra Regione e azienda Rocchetta Spa. Lo dimostrano, inoltre, i 750 mila euro che la Giunta regionale ha messo a disposizione del Comune di Gualdo Tadino per gli interventi di consolidamento del costone roccioso dell’area Rocchetta; lavori già eseguiti, in attesa di essere collaudati. "
Morroni stigmatizza il comportamento della Comunanza Agraria: "Che continua ad osteggiare il progetto di risanamento – afferma - con lo strumento dei ricorsi e con il fermo e ripetuto rifiuto opposto agli inviti messi in campo dalla Regione durante la fase di costruzione della proposta progettuale."
Critiche anche all'operato di Presciutti e alla sua ordinanza di chiusura della fonti: "È paradossale – afferma - che tale decisione sia stata presa oggi, quando l’unica novità intervenuta nella zona è rappresentata dai lavori di consolidamento del costone roccioso che di certo non hanno determinato un aggravamento del grado di rischio ma certamente un miglioramento che la riclassificazione si incaricherà di definire."