Goracci tuona contro la nuova legge elettorale

"Mentre alla Camera dei Deputati sono in svolgimento dibattito e votazioni sulla nuova legge elettorale, alcune brevi considerazioni sono necessarie". Interviene il consigliere regionale dei Comunisti umbri, Orfeo Goracci, con toni molto critici nei confronti della bozza di legge elettorale in via di definizione, sulla base dell'accordo tra Berlusconi e Renzi: "La proposta in discussione - scrive l'ex sindaco di Gubbio - fa sembrare la fascistissima legge Acerbo del 1923 un modello di democrazia e piena rappresentatività: quella legge consentì infatti l'elezione di Antonio Gramsci quando il suo partito non arrivava al 4%. La legge Berlusconi-Renzi impedirebbe a un partito che dovesse ottenere il 7,9 % (tra i 2,5/3 milioni di voti circa) di non essere rappresentato in Parlamento. Alla faccia della democrazia e della rappresentatività!". Ma Goracci indirizza la sua riflessione anche in prospettiva umbra: "Nelle prossime settimane anche la Regione dell'Umbria dovrebbe approvare la sua legge elettorale. Tutto lascia pensare che Roma insegnerà molto, e che solo tre saranno i soggetti politici che siederanno nel prossimo Consiglio Regionale. E vorremmo sperare che non esistano i "nominati", ma dopo Roma chi dice che le aspirazioni di "listino" non riprendano forza? Va ricordato che il Consiglio Regionale è già passato da 30 a 20 Consiglieri, con lo specchietto per le allodole del risparmio dei costi, ma per risparmiare , e di più, sarebbe bastato, come ho detto anche in dibattito consiliare, rimanere con 30 Consiglieri con lo stipendio dimezzato! Con 20 Consiglieri c'è il rischio (o la certezza) che non solo le forze politiche e le varie sensibilità di sinistra, destra, centro che non siano FI, PD e Cinque Stelle non entreranno in Consiglio Regionale, ma che anche i territori più deboli sia demograficamente che per peso economico non avranno la possibilità di essere rappresentati. L'unico modo per attenuare questo quadro devastante e' quello di approvare una legge di rappresentanza proporzionale pura... già il numero di 20 rappresenterà una soglia di sbarramento (dal 4 al 6%) per essere eletti in Consiglio. In mancanza di ciò assisteremo all'annientamento di interi territori e a una transumanza politica verso PD, FI, o Cinque Stelle. E addio alla nobile storia della Regione dell'Umbria...".