Favorire un raccordo tra ospedale e servizi territoriali a tutela delle persone più fragili con l'intento di prevenire ricoveri ripetuti e impropri assicurando la continuità del percorso di cura e assistenza è l'obiettivo del progetto Pnrr "Dimissioni protette" presentato all'ospedale di Foligno e già attivo grazie alla collaborazione tra Comune e Usl Umbria 2. L'obiettivo è di consentire il decongestionamento dei pronto soccorso liberando risorse economiche, professionali e strumentali che possano essere utilizzate per la risposta al bisogno assistenziale delle persone fragili, contribuendo a rendere più efficiente ed efficace la spesa sanitaria a partire da quella ospedaliera ma anche garantire un modello organizzativo gestionale omogeneo, unitario e continuativo nei diversi ambiti territoriali per la gestione integrata e coordinata degli interventi a favore delle persone non autonome che permetta la permanenza più a lungo possibile nel proprio domicilio. Il direttore sanitario dell'ospedale, Mauro Zampolini, ha ricordato quanto il pronto soccorso "sia sotto pressione anche se poi solo il 14 per cento pazienti viene effettivamente ricoverato". Il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, ha ricordato "l'importanza dell'attività ospedaliera ma altrettanto di quella territoriale per filtrare il flusso di pazienti". In base al progetto, l'ospedale segnala le situazioni di fragilità sociale per cui si ritiene necessaria l'attivazione delle dimissioni protette, che possono prevedere assistenza domiciliare, telesoccorso e pasti a domicilio per il tempo necessario alla convalescenza. La presa in carico della persona con fragilità sarà integrata tra servizio sociale del Comune e della Usl. Riguardo alle persone senza fissa dimora si avrà cura di individuare un luogo dove la stessa potrà trascorrere la convalescenza. "Ancora una volta, su un tema cruciale come quello dell'assistenza sociale ai cittadini più fragili, si realizza un'importante integrazione tra il Comune di Foligno e la nostra azienda sanitaria" ha evidenziato il direttore generale della Usl Umbria 2, Massimo De Fino.