Il Gruppo Fs Italiane aderisce al Manifesto di Assisi per promuovere l' agire sostenibile quale vero e proprio volano dello sviluppo e della creazione di valore per il sistema Paese. "Un approccio realmente sostenibile è quello in cui vengono prese decisioni avendo ben chiaro il senso della prospettiva, non preoccupandosi solo degli effetti di breve periodo ma proiettandosi in un orizzonte di più ampio respiro", ha commentato Gianfranco Battisti, amministratore delegato e direttore generale del Gruppo. "La sostenibilità - ambientale, sociale ed economica - è uno dei princìpi alla base del Piano industriale 2019-2023 di Fs Italiane cardine strategico che guida le attività di tutte le società del Gruppo", sottolinea una sua nota. Fs Italiane ha aderito al Global Compact delle Nazioni Unite. Il Gruppo partecipa anche al raggiungimento dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile adottati dall' Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015, con l'Agenda 2030. Il Gruppo, per dare concretezza al proprio impegno sul tema della sostenibilità, ha definito i propri obiettivi di lungo periodo (2030-2050): "Incremento shift modale per passeggeri e merci verso la mobilità sostenibile; aumento ai massimi livelli della sicurezza sulla rete ferroviaria, stradale e autostradale; riduzione delle emissioni di CO2 per diventare carbon neutral entro il 2050". Ha intanto attivato strumenti di finanza sostenibile emettendo due green bond, con un' importante risposta dal mercato nazionale ed europeo. Il primo, nel 2017, per l' acquisto di treni regionali, treni alta velocità e treni merci (1,3 miliardi di euro). L' ultimo, emesso nel 2019, valore nominale 700 milioni di euro, finanzierà l' acquisto di nuovi treni regionali per oltre il 70%, oltre a treni AV e materiale rotabile (locomotori e vagoni) per il trasporto merci. In dieci anni l' alta velocità italiana ha permesso di risparmiare l' emissione di 20 milioni di tonnellate di anidride carbonica.