Gualdo Mig Fest: presentato l'evento dedicato alla "musica dei migranti", di scena dal 23 al 25 agosto prossimi. Gualdo Mig Fest non è altro che la contrazione di “Migranti Festival”, che si svolgerà nel centro storico di Gualdo Tadino, nelle giornate del 23, 24 e 25 agosto. Alla guida Gualtiero Bertelli, cantautore di musica popolare, nato a Venezia nel 1944 da una famiglia operaia. Autore ed interprete di numerosi canti sulle migrazioni, non poteva che decidere di lanciare un festival che ha come sottotitolo “Storie e musiche migranti”, in cui la contaminazione culturale ne è l’ingrediente principale. “Globalizzazione?”, spiega parlando dei contenuti del festival: “va bene, ma scegliamo noi. E allora prendiamo da questo fenomeno imposto quanto riteniamo più bello o, comunque, che ci piace di più. Mischiare, contaminare, incrociare ad un solo scopo: migliorare. E’ ciò che da sempre fanno i botanici, gli allevatori per rafforzare la specie, ottenere fiori più colorati, razze di animali più forti”.
Se non ci fosse stata una contaminazione ante litteram con la venuta dei greci nel periodo ellenistico, forse non ci sarebbero stati i romani. Se non ci fossero stati i traffici mercantili e dunque gli scambi di ogni tipo, oggi saremmo più poveri da ogni punto di vista: non avremmo la patata (America) e non il cioccolato (Africa), la matematica non conoscerebbe il numero zero (India) e non sapremmo che è esistito un certo Aristotele (Arabia), sui cui capisaldi filosofici si fonda la società occidentale.
Oggi Gualdo Tadino si fa punto di riferimento per la “globalizzazione” con uno scopo apparentemente contraddittorio: apprezzare di più e riappropriarsi, delle nostre tradizioni. Il Gualdo Mig Fest ripropone, in una veste inedita, la tradizione mezzadrile, il canto come momento di aggregazione, il far festa la sera, lo stare riuniti intorno ad un focolare, momenti che scandivano la vita sociale, attraverso tre giorni di divertimento e spensieratezza in cui saranno mischiati diversi generi musicale di ispirazione popolare. Sottolinea Gualtiero Bertelli: “conosco e dunque sono libero di sperimentare, di alimentarmi alle fonti che mi sono più vicine. Anche di riproporre il più severo ricalco di modalità e stili del mio passato culturale: conosco possibili ulteriori piste e scelgo di continuare per la mia strada, sentendomi proprio per questo culturalmente migrante, in viaggio perenne con le mie valigie”. Una scaletta ricca di incontri ed eventi che attraversa le tre giornate: dai canti tradizionali umbri, al sensuale e passionale flamenco, fino ai taglienti suoni balcanici e alle sonorità jazz, per arrivare ai ritmi infiammati e scatenati del tribal samba e della pizzica salentina. Durante lo svolgimento della manifestazione tutta la cittadina farà mostra di sé: il meglio dell’artigianato locale, la ceramica artistica oro e rubino, gli scatti rubati dal mondo del fotografo e reporter Luciano Del Castillo, descritti con rara sensibilità dallo scrittore Francesco De Filippo, degustazioni di prodotti tipici locali insieme a piatti esotici che si ispirano al programma.
11/08/2007 12:38
Redazione