Gualdo T.: assemblea della CGIL sullo sciopero generale

Nell’assemblea convocata dalla CGIL, a Gualdo Tadino, per discutere delle ragioni dello sciopero generale del 5 dicembre, dopo un intenso dibattito si è convenuto di caratterizzare le iniziative sindacali della CGIL nel territorio della fascia appenninica. Infatti la fascia appenninica è una delle realtà territoriali che sta pagando pesantemente gli effetti della crisi, con centinaia di lavoratori che stanno perdendo il lavoro, con molti che non percepiscono l’indennità della cig in deroga per i ritardi nel finanziamento da parte del Governo e c’è un incremento delle persone che cercano un lavoro soprattutto giovani e non riescono ha trovarlo. Serpeggia una esasperazione tra i lavoratori, le lavoratrici, i giovani e i cittadini in generale che non trova risposte nelle scelte che il governo si appresta a compiere attraverso la legge di stabilità. Inoltre con la approvazione del jobs act aumenteranno le forme di rapporto di lavoro precario, aumentando insicurezza e dei lavoratori e dei giovani, che con l’abolizione dell’art 18 saranno più deboli nei luoghi di lavoro. Per questo, i lavoratori e le lavoratrici presenti alla iniziativa di Gualdo Tadino, oltre 40, anche in virtù della situazione sempre più drammatica che sta vivendo la realtà comunale con la perdita di occupazione nella ceramica, nell’edilizia nel settore metalmeccanico, hanno chiesto alla CGIL di caratterizzare lo sciopero generale del 5 dicembre con iniziative che riaccendano l’attenzione sulla fascia appenninica, per chiedere al Governo risposte concrete in merito alla vicenda della JP e della Antonio Merloni e per chiedere alle istituzioni ed al sistema imprenditoriale progetti di reindustrializzazione nel territorio.