Gualdo Tadino, caso-Rocchetta: si' del consiglio comunale. Stasera interviste al "Trg Plus" (ore 20.50)

Un solo voto contrario, quello del Movimento 5 Stelle, due astenuti Morroni di Forza Italia e Fofi della collegata lista civica e il sì della maggioranza con in più Castellani di “Per Gualdo". E’ finito così in tarda serata a Gualdo Tadino il consiglio comunale che doveva votare un mandato da assegnare al sindaco Presciutti, stamani convocato a Perugia nella prima seduta della conferenza di servizi in cui si discute il rinnovo della concessione Rocchetta. L’azienda, che dagli anni ’90 è titolare di una concessione mineraria per il prelievo e imbottigliamento di acque minerali, vede scadere nel 2022 l’attuale permesso ed ha chiesto con sette anni di anticipo alla Regione il rinnovo per altri 25 anni , fino al 2047. Nella sua domanda ha richiesto l’incremento della captazione che salirebbe dagli attuali 14 litri al secondo a 40 litri al secondo , di cui 30 per prelevare acqua dalla sorgente “Rocchetta” e 10 per la nuova linea di imbottigliamento, denominata “Serrasanta”, già riconosciuta come fonte a sè stante dal Ministero della salute con decreto 4 maggio 2015. Il mandato votato dal consiglio comunale ha recepito le istanze presentate dalla giunta comunale con alcuni emendamenti provenienti dalle minoranze e dalla fase partecipativa popolare . L’assemblea, infatti, nella sua prima parte era convocata in formula aperta per consentire ai cittadini di esprimere su questo argomento il proprio parere. Nel dettaglio oggi il sindaco Presciutti in conferenza di servizi porrà a Regione, azienda Rocchetta, Provincia ed Arpa cinque questioni cruciali per il rinnovo della concessione. La prima: dati tecnici e scientifici certi sull’effettiva capacità del bacino imbrifero di Gualdo Tadino; la seconda : la perplessità forte dell’istituzione comunale sulla quantità di prelievo richiesto che aumenta rispetto a quello attuale del 69%; la terza: la garanzia che questo attingimento non influisca negativamente sull’approvvigionamento idrico della città; la quarta : la stipula di una convenzione Comune – azienda Rocchetta per stabilire sin d’ora le ricadute economiche in città da qui al 2047; la quinta : la debita tenuta in considerazione della presenza nell’area di usi civici e di una Comunanza Agraria che ne è gestore e che per tanto deve essere risarcita del danno da concessione. Proprio la Comunanza Agraria Appennino Gualdese ieri sera ha aperto la serie di contributi esterni in consiglio con il suo presidente Nadia Monacelli che ha ripercorso le tappe del riconoscimento di usi civici presenti nell’area di concessione e chiesto che come primo atto, indipendentemente dal rinnovo minerario, l’azienda Rocchetta si impegni a risistemare a sue spese l’area della gola distrutta dall’alluvione, individuando nelle condotte di adduzione dell’acqua allo stabilimento la causa del disastro ambientale del novembre 2013. Vari gli interventi a seguire , tra i quali quello di Danilo Remigi sempre del cda della Comunanza che ha preteso da Rocchetta il canone di affitto pregresso e futuro sull’area di concessione, Gianni Smacchi di Confartigianato, Filippo Matarazzi presidente di Per Gualdo, Sauro Vitali del Comitato in difesa del Rio Fergia che ha accusato l’azienda di ripetere in chiave gualdese quello che non le era riuscito qualche anno fa nel territorio di Boschetto e richiesto l’approfondimento, da parte della Procura, del modalità di gestione delle acque minerali in Umbria. La conferenza di servizi odierna è solo il primo momento di confronto istituzionale sulla questione della concessione e nasce tuttavia già zoppa perché di fatto non sono stati invitati al tavolo né la Comunanza agraria, gestore riconosciuto della montagna gualdese, né l’ufficio regionale degli usi civici. Un atto che ieri il consiglio comunale ha giudicato inaccettabile e al quale il sindaco chiederà di emendare. Immagini e interviste stasera alle 20.50 nella rubrica "Trg Plus".