Un ponte tra la storia millenaria e la tecnologia d'avanguardia è stato gettato a Gualdo Tadino, dove si è da poco svolta la presentazione del progetto di valorizzazione e digitalizzazione del Museo Archeologico degli Antichi Umbri, custodito nello storico Palazzo di Casa Cajani. L'iniziativa, promossa dal Comune, con il fondamentale sostegno della Fondazione Perugia, ha raggiunto l'obiettivo di rendere la straordinaria eredità dei Tarsinati – l'antico popolo umbro che qui fiorì – accessibile e immersiva grazie a innovative soluzioni multimediali. La presentazione, partecipata e sentita, ha visto gli interventi istituzionali a sottolineare la strategicità dell'operazione. Il Sindaco Massimiliano Presciutti ha evidenziato come l'investimento in cultura e innovazione sia essenziale per la promozione del territorio e della sua identità. L'Assessore alla Cultura Gabriele Bazzucchi e, soprattutto, Fabrizio Stazi, Direttore Generale della Fondazione Perugia, hanno ribadito la convergenza di intenti. "La Fondazione Perugia crede fermamente che la valorizzazione del patrimonio storico-archeologico sia un pilastro per lo sviluppo del territorio," ha commentato Stazi. "Sostenere la digitalizzazione del Museo Archeologico degli Antichi Umbri significa non solo preservare una storia millenaria ma anche renderla vibrante e accessibile alle nuove generazioni e a un pubblico globale. Questo progetto è un esempio virtuoso di come la tecnologia possa esaltare la cultura, proiettando Gualdo Tadino in una dimensione museale all'avanguardia."
Il cuore dell'evento è stato naturalmente l'inaugurazione delle nuove installazioni. La digitalizzazione dei reperti, curata da Archimede Arte, unita all'allestimento immersivo realizzato dall'Associazione Gualdo Digitale, presieduta da Flavio Paoletti, trasforma radicalmente l'esperienza museale. I visitatori sono ora accolti da un coinvolgente video introduttivo che narra la storia degli Antichi Umbri, dagli scavi sul territorio fino alla costituzione del Museo. Alessandro Paoletti, esecutore del progetto per "Gualdo Digitale", affiancato dall'Archeologa Mariangela Testa, che ha fornito i testi scientifici e Co-Curatrice del percorso Museale insieme alla già Soprintendente Archeologica dell'Umbria Laura Bonomi Ponzi, con l’allestimento dell’Arch. Nello Teodori, ha illustrato come la sinergia tra rigore scientifico e tecnologia consenta ora di "portare nel mondo" la storia unica custodita a Casa Cajani. Soddisfazione è stata espressa anche dal primo cittadino. "Oggi segniamo un traguardo fondamentale per Gualdo Tadino e per la storia degli Antichi Umbri," ha affermato il Sindaco Massimiliano Presciutti. "Questo intervento non è solo un ammodernamento, ma una vera e propria riscrittura del racconto museale. Rendere immersiva e interattiva la visita, grazie anche al prezioso supporto della Fondazione Perugia, significa investire sul turismo culturale, sull'identità e sul futuro della nostra comunità, permettendo ai Tarsinati di 'parlare' in modo nuovo a tutto il mondo".
Il progetto proietta così il Museo Archeologico Antichi Umbri in una dimensione moderna, offrendo un viaggio emozionante e didattico nel passato. Un patrimonio di oltre 1.500 reperti con un arco cronologico che abbraccia oltre dieci secoli, dal XIII al III secolo a.C., offrendo uno spaccato essenziale per ricostruire le dinamiche socio-culturali delle popolazioni del Centro Italia. Tra i materiali esposti figurano numerosi oggetti importati dall’Etruria, dal Lazio e dal Piceno, testimoniando l'ampiezza degli scambi commerciali e culturali. Il percorso espositivo si articola in tre sezioni che seguono lo sviluppo cronologico dei Tarsinati. Dopo una prima introduzione storica e archeologica del territorio, la seconda sala si concentra sui materiali più antichi provenienti dall’abitato di Colle i Mori e dalla necropoli di San Facondino, con oggetti di uso quotidiano e manufatti pertinenti all'area del santuario. Di particolare rilievo, nel piano inferiore, è l'esposizione della famosa epigrafe in lingua umbra proveniente da Colle i Mori, che definisce i confini della città di Tarinas. Infine, l'ultima sezione è dedicata alle necropoli rintracciate nei primi decenni del Novecento dall’archeologo Enrico Stefani, a cui si deve il merito di aver indagato con estrema accuratezza l’intero territorio comunale. Grazie a questo complesso e ora digitalizzato percorso, il visitatore potrà ricostruire in modo coinvolgente la vita, l’economia e gli scambi culturali degli Antichi Umbri. È Possibile visitare il Museo da giovedì a domenica e festivi, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Per ulteriori informazioni consultare il sito www.polomusealegualdotadino.it
Gubbio/Gualdo Tadino
03/12/2025 12:37
Redazione