Gualdo, bagarre in consiglio

Se qualcuno sperava in un riavvicinamento della Margherita alla maggioranza, se a metà pomeriggio il voto unitario sul documento presentato dai Ds in merito alla sanità lo aveva quasi documentato, il malo modo in cui si è chiuso il consiglio comunale intorno alle 22 con una chiassata tra il sindaco Scassellati che furibondo ha risposto ad una richiesta da parte del consigliere Viventi della Margherita sui dati delle iscrizioni al liceo – lo chieda al dirigente scolastico ha gridato – e il capogruppo della Margherita Costantino Matarazzi che ha preso le difese del suo consigliere e minacciato querela al sindaco per insulto ricevuto, ha presumibilmente mandato all’aria ogni possibilità di riconciliazione. Ma andiamo con ordine. La seduta pomeridiana si era aperta davanti ad una rappresentanza di operatori dell’ospedale Calai discutendo della decisione dell’Asl di chiudere la chirurgia per i ponti festivi. Un documento presentato dai Ds è passato con i voti della maggioranza e della Margherita, il no di An e Fi e la non partecipazione al voto di Biagiotti e Fofi ( non mi presto – ha detto il consigliere Biagiotti – a votare ordini del giorno che non servono a nulla vista l’assoluta mancanza di autorevolezza dell’amministrazione comunale in merito ). Nel documento si chiedeva un intervento dell’assessore regionale alla sanità perché si rispetti il protocollo d’intesa violato dall’Asl. Sulla sanità Forza Italia ed An hanno invece chiesto le dimissioni del sindaco Scassellati, incapace a loro giudizio di gestire la situazione. Passa con i voti della maggioranza e l’astensione della Margherita il bilancio consuntivo 2005 presentato dall’assessore Bellucci: il comune chiude con un avanzo di cassa di 2.973.822 euro mentre quello di amministrazione si attesta sui 591.919 euro. Tra gli investimenti più significativi di questo 2005 il milione e 249 mila euro per la ristrutturazione della taverna di san donato , i 950 mila euro per la sistemazione del mattatoio, i 619 mila euro per l’acquisto dell’area di trasferenza per rifiuti e, sullo stesso settore, l’acquisto delle quote azionarie di privati per rendere l’Esa interamente pubblica. Proprio l’Esa è stata al centro del punto successivo del consiglio. Si discuteva se coprire oppure no con l’avanzo di bilancio il buco relativo al 2005 di 338.000 euro. Tutti in aula dalla maggioranza all’opposizione hanno evidenziato che lo stato attuale della cose non funziona: dal 1998 la società che gestisce la raccolta di rifiuti ha chiuso costantemente in perdita, tranne nel 2002. Per l’assessore Garofoli, ex dirigente dell’Esa, i motivi sono insiti nella stessa natura della società che deve gestire un servizio vastissimo, ricevendo denaro da una convenzione assolutamente inadeguata. Il sindaco ha detto che in futuro Esa migliorerà perché l’intera acquisizione pubblica le darà modo di ripensare se stessa e svolgere altri servizi, non solo la raccolta, ma anche lo smaltimento dei rifiuti. Rogo di An è stato il più forte oppositore sulla stato della società, annunciando di dare in mano alla Corte dei Conti i numeri del deficit. Alla fine il consiglio ha deciso di coprire il buco di bilancio con i soli voti della maggioranza. Si per l’acquisto di casa Rubboli e poi diritti verso la fine condita di urla e bagarre