Gubbio, 12 marzo: la prima nata a Branca

13 marzo 2008. Si chiama Martina la prima nata a Branca che, con grande tempismo, ha inaugurato l’avvio a pieno regime del nuovo ospedale unico di Gubbio e Gualdo Tadino. E’ una bella femminuccia venuta alla luce con parto spontaneo (non è servita neppure la vasca per il travaglio in acqua già predisposta) alle 22 circa di ieri, da genitori eugubini residenti nella frazione di Casamorcia. In tutto sono tre le bambine che hanno inaugurato, insieme alla nuova fase operativa della struttura, la nuova epoca di umanizzazione e di privacy che Branca promuove come modello del percorso-nascita. A distanza di pochi minuti da Martina, infatti, è arrivata anche la secondogenita di Branca, Fatimae Zara, nata da genitori marocchini residenti nella frazione di Semonte, seguita, dopo la mezzanotte (precisamente alle 2,15 di questa mattina) da Intissar, nata anche lei da genitori marocchini che abitano a Gubbio. E nell’attesa che si trovi soluzione al problema sollevato dai gualdesi - ormai da anni destinati a nascere fuori dal comune di residenza, fatti salvi i casi di parto assistito in casa - Regione Umbria, Asl1, Inail e i Comuni di Gubbio e di Gualdo Tadino possono finalmente stringersi la mano con gioia e concreta soddisfazione per l’efficace dispiegamento di energie e di forze messo in opera per Branca. Ieri (12 marzo) era la data zero del nuovo ospedale che da modello è divenuto realtà in tempi record: l’attivazione di tutte le specialità chirurgiche, dell’Unità di Terapia Intensiva Coronaria e della seconda postazione H24 del 118 e il trasferimento di tutti i pazienti sono stati effettuati la mattina stessa, con un anticipo di molte ore rispetto al termine previsto. Mentre anche il vecchio ospedale cittadino di Gubbio chiudeva le porte, tra commozione e grande motivazione, un nuovo capitolo della sanità si è aperto.