Gubbio, è saltata definitivamente l'Unione

Sull'ipotesi di Unione a Gubbio cala definitivamente il sipario. Dovrebbe essere oggi una conferenza stampa ad ufficializzare il nulla di fatto tra le due parti del centrosinistra, da un lato la maggioranza di Prc e Verdi che sostiene Goracci, dall'altra la coalizione Ds-Margherita-Sdi-Pdci-Udeur-Idv che sostiene Barboni. Gli inviti alla riappacificazione non sono mancati ma nel centrosinistra allargato eugubino le resistenze all'accordo con Rifondazione Comunista del sindaco Goracci sono state parecchie e variamente motivate. Infatti è trapelato che l'attuale partito di maggioranza cittadino che esprime il Sindaco avrebbe posto delle condizioni ben precise all'accordo: tra queste la conferma del coinvolgimento dell'associazione Il Partecipo di Gianluca De Gennaro, cui sarebbe stata assegnata virtualmente una casella nella prossima eventuale Giunta comunale. Altra storia, altrettanto condizionante, sarebbe quella che coinvolge l'ex segretario diessino Renato Albo, che ha da poco messo in piedi la lista civica "Sinistra Unita" che appoggerà Goracci alle prossime amministrative. Per Albo, Prc avrebbe chiesto o il mantenimento della lista da lui creata - sebbene lui stesso avesse dichiarato ad alcune testate che in caso di Unione si sarebbe autoescluso - o il ritorno tra le fila dei Ds. "Paletti" che non sono andati giù ai vari rappresentanti del centrosinistra eugubino. Dopo il no alla proposta di "primarie", le nuove condizioni indicate dalla maggioranza hanno dunque fatto pendere l'ago della bilancia verso la rottura definitiva. Ora il quadro politico elettorale appare più fluido nel centrosinistra, mentre nel centrodestra mancano ancora due tasselli: Forza Italia e Udc. Fumata nera ieri sera anche per il vertice dei rappresentanti del centrodestra lontani da un accordo definitivo. Quando mancano 6 giorni alla presentazione delle liste, l'unico candidato resta Chiocci (An) con il giovane Fiorucci schierato dalla lista civica Destra eugubina.