Gubbio: Bitti presenta "La guerra ai civili in Umbria 1943-44.Per un Atlante delle stragi nazifasciste"

La veglia della memoria scuote il sonno della dimenticanza. A meno di cinque anni dalla ricostruzione di Luciana Minelli e Giancarlo Pellegrini delle circostanze storiche precedenti e successive ai drammatici fatti del 22 giugno 1944, ecco un giovane ricercatore, Angelo Bitti, contribuire a portare la torcia della verità attorno all'eccidio dei 40 Martiri di Gubbio con "La guerra ai civili in Umbria 1943-44. Per un Atlante delle stragi nazifascisti", libro presentato ieri presso la sala Consiliare del convento di San Francesco. Un lavoro che fa della documentazione e della ricostruzione delle violenze perpetrate ai danni della popolazione civile all'indomani dell'8 settembre 1943 un imperativo categorico e morale. Organizzata dall'associazione "Famiglie 40 Martiri" per il 65° anniversario dell'eccidio, l'iniziativa ha trovato il consenso dell'Isuc, del Cesvol e del Comune. E' toccato proprio al presidente Marcello Rogari e al sindaco Orfeo Goracci, aprire il pomeriggio di studio, che ha visto Mario Tosti presiedere agli interventi di Giancarlo Pellegrini (Università di Perugia), Marco De Paoli (Procura militare di Verona) e di Bitti, l'autore di un volume che ha il merito di aver posto il massacro eugubino al vertice dei 159 episodi di violenza in Umbria da parte dei nazifascisti, costati la vita a 177 civili.