Gubbio, Caldore e Casiraghi vicini alla firma. Tornano Pisseri e Sandomenico?

Si avvicina il fine settimana e con esso i primi annunci della campagna acquisti per la prossima stagione del Gubbio, adoperati dal diesse Giuseppe Pannacci. In dirittura di arrivo le trattative e di conseguenza le firme per il terzino ex Sorrento e scuola Genoa Marco Caldore, classe '94 che dopo gli ultimi colloqui sembra aver deciso di sposare il progetto rossoblù ed è quindi attesa a breve la fumata bianca. Quasi fatta, dai rumors di mercato che arrivano, anche per il centrocampista in grado di agire anche sulla trequarti, Daniele Casiraghi, classe '93, uno dei nomi finiti nella lista che Leonardi che messo nelle mani di Pannacci. Nonostante la giovane età il calciatore vanta già ben 73 presenze e due gol tra Prima e Seconda Divisione con le maglie di Tritium e della Pro Patria, club con il quale ha chiuso l'ultima annata. Saranno questi i primi due colpi di mercato salvo clamorosi ribaltamenti di fronte, ai quali la prossima settimana si potrebbe aggiungere anche l'ex Foligno e Bassano Filippo Fondi, professione centrocampista. Altri nomi sulla lista della spesa eugubina, quello di Alessandro Cesarini classe 1989 lo scorso anno 28 presenze e 10 gol al Savona, si lavora con fatica anche per riportare in città il portiere Pisseri che in mancanza di offerte dalla Serie B, ha già indicato il Gubbio come soluzione principale. Infine l'attacco: sempre caldo il nome di Improta del Sorrento, l'ultima novità in ordine di tempo è quella di un possibile ritorno che si potrebbe concretizzare, ovvero Salvatore Sandomenico (nella foto), frenato l'anno scorso da continui problemi fisici prima del ritorno con tanto di presenze e buon rendimento all'Arzanese. In stand by invece quello che rigurada alcuni elementi della vecchia guardia, finiti tra gli svincolati: non tornerà Boisfer, attendono sia Bartolucci, il quale resterebbe volentieri, che Radi, per il quale sembrava fatto il passaggio alla Maceratese, prima di un rifiuto all'ultimo momento, su di lui è finito anche l'occhio dell'Ancona.