Gubbio, Lumsa: salta l'affare

Il consiglio d’amministrazione della Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma ha detto no. No all’acquisto dell’ex seminario di Gubbio per insediarvi in loco un campus universitario . L’affare non si fa. Lo ha scritto l’ateneo in una lettera giunta stamani al sindaco Guerrini: il cda avrebbe deciso di investire altrove, a Palermo per l’esattezza, piuttosto che nel campus eugubino e fonti ben informate dicono che la missiva non avrebbe lasciato spazio ad un ulteriore contrattazione . Un colpo duro per Gubbio che al progetto Lumsa guardava con grandi aspettative per due ordini di motivi: uno perché l’idea di portare in città un campus universitario capace, secondo le stime Lumsa, di far ruotare almeno 700 studenti stranieri l’anno, piaceva e molto per l’indotto che questo portava con sé; due perché gli introiti della vendita dell’ex seminario fornivano denaro utile per dare il via a progetti urbanistici ambiziosi. In primis il Puc 2 , ovvero l’ex ospedale di Piazza 40 Martiri che sarebbe stato acquistato per buona parte del Comune; quindi il Puc 1 di San Pietro che, per la sua riattivazione, avrebbe beneficiato indirettamente dei soldi Lumsa. I 6 milioni di euro di introiti stimati avrebbero gonfiato le casse comunali, innalzando la percentuale di solvibilità imposta dal Governo Monti agli enti locali, consentendo di spendere il milione e 700 mila euro necessari per completare la parte pubblica del parcheggio di San Pietro. Ora l’affare Lumsa sfuma e si teme anche per la permanenza in città del corso di laurea. Tanto si sarebbero battute per il progetto eugubino le terziarie domenicane della congregazione delle Missionarie della scuola, di cui l’ateneo è espressione : il loro desiderio era potenziare quella città dove nel 1924 Luigia Tincani fondò il loro ordine, non nascondendo il sogno di riportare a Gubbio la salma della madre fondatrice, per la quale è in corso il processo di beatificazione, e qui dare vita ad un luogo di culto. Per Madre Tincani sarebbe stato un ritorno a casa , ma forse il dilatarsi dei tempi della trattativa Comune - Lumsa, forse sirene in seno al cda più allettanti , alla fine hanno fatto spiegare le vele per la terra siciliana . Con buona pace degli eugubini.