Terzo appuntamento stasera per la 19a edizione del Festival Gubbio No Borders organizzato dall’Associazione Jazz Club Gubbio con la direzione artistica di Luigi Filippini.
Dopo il tutto esaurito dei primi 2 appuntamenti, sarà la volta del duo formato dal trombettista Angelo Olivieri e dalla contrabbassista Silvia Bolognesi, tra gli affermati protagonisti del jazz italiano più innovativo.
Sul palco del suggestivo Palazzo dei Consoli di Gubbio, dalle 15 alle 19 si svolgerà il loro Workshop che continua la tradizione didattica e il successo delle No Borders Masterclass. Alle 21 il duo sarà in concerto con il suo “Dialogo”: “un live pieno di grazia e avventura, forte e di rara fluidità: un elegante bassorilievo sonoro di bei timbri e dinamiche, un intarsio di suoni variati, preziosi e invenzioni senza forzatura”. (Paolo Russo, La Repubblica).
Acclamato in molti palchi internazionali come Madrid Jazz Festival, London Jazz Festival e WinJazz – Rijeka, “Dialogo” nasce nel 2009, e ha generato un album che il critico Luigi Onori (Il Manifesto) ha descritto come un “corposo, anarchico e creativo omaggio al jazz inteso come relazione paritaria, fantasia basata sull’interplay, legame con le passate generazioni senza revivalismi”.
Giovedì 27 agosto la giornata conclusiva della 19esima edizione del Festival, che anche quest’anno è riuscito a garantire un cartellone di qualità tra concerti e didattica, nonostante le limitazioni imposte dalla situazione Covid-19, grazie anche al patrocinio del Comune di Gubbio e di Gubbio Cultura Multiservizi, e al prezioso sostegno degli sponsor CVR, Mek Store, Conad Ferratelle, Rete Assistenza H24.
Protagonista al Palazzo dei Consoli sarà il noto sassofonista e compositore Cristiano Arcelli insieme al contrabbassista Pietro Paris e al batterista Lorenzo Brilli, che dalle 15 alle 19 saranno impegnati in un Workshop e dalle 21 con il concerto finale “We Three” dedicato a Duke Ellington: “Dopo anni di insegnamento ai seminari delle No Borders Masterclass, sono felice di tornare in questa 19a edizione con un workshop e con un concerto pensati proprio per Gubbio e per il suo Festival, per quell’atmosfera piena di creatività e bellezza che si respira in questo luogo. Reinterpreteremo la musica di Ellington perché trovo che sia una delle espressioni più profonde della musica del ‘900.”
Gubbio/Gualdo Tadino
24/08/2020 16:22
Redazione