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Gubbio, Pd nella bufera. I reggenti del partito rispondono a Presciutti. Nota tagliente anche dell'ex sindaco Stirati. I Led: a Presciutti "Unità ad oggi impossibile"

Gubbio, Pd nella bufera. I reggenti del partito rispondono a Presciutti. Nota tagliente anche dell'ex sindaco Stirati. I Led: a Presciutti "Unità ad oggi impossibile".

Non ci mettono molto le parole taglienti dell'ex commissario del Pd di Gubbio Massimiliano Presciutti a suscitare un mare di polemiche: la sua sferzata ad alcuni componenti del centro sinistra eugubino, fatta al microfono di TRG, chiama in causa i reggenti del partito come anche esponenti di primo piano della politica eugubina che prontamente rispondono. Pubblichiamo di seguito le missive del Pd, Filippo Stirati e Led. 

Il presidente e i reggenti del PD.

"Leggiamo con stupore e sgomento quanto scritto dal dimissionario commissario Massimiliano Presciutti. Non sappiamo bene a chi si riferisca quando lo stesso parla di “pescare nel torbido” e “continuare a fare festa” accusando qualcuno di pratiche contrarie ai principi della buona politica.

Non vorremmo certo venire a scoprire nel tempo che in realtà la sua “messa a servizio” (motivo, a suo dire, per accettare il ruolo da commissario a Gubbio), nascondesse un maldestro tentativo di perorare candidature regionali “su commissione”.

Sarebbe imbarazzante scoprire che dietro un impegno di facciata, che peraltro ignorava la reggenza come primo interlocutore di partito, si nascondessero progetti che miravano a saccheggiare elettoralmente questo territorio a vantaggio, questi sì, dei soliti e torbidi registi.

Ricordiamo al maldestro Presciutti che gli statuti non sono carta straccia ma basi essenziali che regolano la vita del partito, regole che mantengono lo stesso nei binari giusti di trasparenza e democrazia.

Il nostro tentativo come reggenza è invece quello di interrogare il centrosinistra sulla possibilità di potersi presentare con credibilità e unità alle prossime regionali prescindendo da personalismi. Questo lo dobbiamo soprattutto alla comunità di centrosinistra eugubina già sofferente dopo il risultato delle ultime amministrative dopo le quali troppi sciacalli, senza addossarsi nessuna responsabilità della sconfitta, hanno pensato bene

di infierire per portare avanti interessi politici che non sono mirati alla rappresentanza di questo territorio."

L'ex sindaco Filippo Stirati 

Dovrei dire di aver letto con stupore l'intervista rilasciata dal Sindaco di Gualdo Massimiliano Presciutti, ma non è così! 
L'intervista fa seguito a una serie di attacchi, anche volgari, rivolti a me in occasione di incontri politici degli ultimi giorni, peraltro in mia assenza e quindi con l'aggravante della mia impossibilità di replica.
Non sono stupito perché Presciutti è lo stesso che in pieno covid, dopo il 15 Maggio senza Ceri, chiese la zona rossa a Gubbio, un'azione proditoria di rara vigliaccheria. 
E dire che siamo stati per 10 anni colleghi e, come capofila della nostra Area Interna, nella mia veste di Sindaco ho promosso un'azione istituzionale a beneficio anche del Comune di Gualdo Tadino per la quale avrei meritato un minimo di apprezzamento e di gratitudine.
A fronte di un mio messaggio di congratulazioni per la sua terza elezione, Presciutti si è guardato bene dal chiamarmi e cercarmi in questi ultimi mesi. Evidentemente la conclusione della mia sindacatura l'ha vissuta come una liberazione! 
A quanto pare la sua missione di commissario del PD eugubino, rifiutata dallo stesso PD eugubino e  malinconicamente conclusasi, si è orientata non già alla ricostruzione del PD, ma ad un ponderato attacco nei confronti di Stirati con il fine di sbarrargli la strada di fronte all'ipotesi di una sua candidatura al Consiglio Regionale. 
Trovo indecente questa invasione di campo che a me non verrebbe mai in mente di compiere in un altro contesto politico-istituzionale, anche se capisco che Presciutti si sintonizza con il gradimento di qualche potente, di chi concepisce la politica come rancore, vendetta e distruzione e di chi, attraverso pseudoinformazione mistificatoria, alimenta a pagamento questi attacchi.
Vorrei ricordare a Presciutti e a tanti altri che nel 2014, dopo un commissariamento provocato dai disastri di quel PD, io ho vinto al ballottaggio con il 73% sconfiggendo il candidato indicato Al PD, non Dal PD!
Ho restituito dignità e slancio alla città, favorendo buona e libera politica ed efficace amministrazione con realizzazioni di straordinario rilievo, ricostruendo la credibilità della sinistra e di un centrosinistra che erano stati squalificati da ben altri attori.
Allora fu la città a sollecitarmi ed io ho risposto con spirito di servizio. Non ho mai chiesto o preteso posti e collocazioni! Anche oggi vale la stessa cosa.
Non ho mai vissuto di politica, sí per la politica.
La mia professione di docente di Liceo me la sono conquistata sul campo, con duro lavoro e impegno, con regolare e serio concorso, senza ottenere posto e stipendio dalla politica o da altri canali privi di qualunque criterio meritocratico.
 
Liberi e democratici 
Lettera al Commissario del PD eugubino
In merito alle recenti proposte di un percorso di riunificazione del Partito Democratico eugubino, che coinvolge forze come Liberi e Democratici (LED), Città Futura e altre figure del panorama locale, riteniamo doveroso esprimere alcune considerazioni. Prima di parlare di ricostruzione della sinistra a Gubbio, è indispensabile che il PD locale trovi una sua coesione interna. Attualmente, la scelta del commissariamento voluto dal segretario regionale Tommaso Bori e affidato al Sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, non è riconosciuta da una larga parte del PD locale. Molti iscritti fanno infatti riferimento ai reggenti nominati all'interno dell’unione comunale, e questa frattura rende il commissario un interlocutore privo di piena legittimazione.
Non possiamo parlare di ricostruzione della sinistra se il PD stesso non riesce a ritrovare la propria unità. È evidente che prima di poter includere altre esperienze politiche, come quelle civiche, il PD deve risolvere le sue divisioni interne. Solo una volta raggiunta una vera unità sarà possibile accogliere altre esperienze, come quelle civiche che, negli ultimi dieci anni, hanno mantenuto la città governata da una sinistra coerente e autonoma.
Riteniamo poi inaccettabile il tentativo di includere nel progetto di ricostruzione chi, nelle ultime elezioni, ha sostenuto Rocco Girlanda, un candidato con una chiara e forte identità di centro destra. Non è possibile che chi ha contribuito a un risultato elettorale disastroso venga oggi reintegrato senza una seria riflessione sul ruolo politico che ha giocato nella sconfitta.
Negli anni, proprio a causa di certe logiche interne alla segreteria del PD, molte persone che avevano contribuito alla costruzione del partito si sono allontanate, dando vita proprio a quelle forze civiche che oggi vengono guardate con sospetto o addirittura con il desiderio di estinzione, pur nel tentativo di riassorbirle. Questo atteggiamento, oltre a essere offensivo, dimostra una scarsa comprensione del valore che tali esperienze hanno rappresentato per Gubbio.
Rivendichiamo con forza il contributo che queste forze hanno dato alla città, mantenendola fedele ai valori della sinistra attraverso un buon governo, indipendente e libero da ingerenze esterne. Siamo sempre disponibili al dialogo, ma non possiamo accettare lezioni da chi, negli ultimi dieci anni, ha portato il PD locale al suo minimo storico.
Le esperienze civiche, come Liberi e Democratici e Città Futura, non devono essere denigrate né considerate un problema. Il nostro movimento ha rappresentato e rappresenta una delle maggiori forze progressiste presenti in città.
Questo tentativo di riunificazione, fatto esclusivamente per scopi elettorali in vista delle regionali, come una mera riverniciatura di facciata, non può funzionare. Senza un reale rinnovamento e senza una risoluzione delle spaccature interne, si tratta solo di una mossa di opportunismo politico che non potrà avere alcun impatto duraturo.
Pertanto, prima di parlare di un progetto di riunificazione della sinistra, riteniamo che il PD locale debba fare chiarezza al suo interno. Solo quando avrà trovato una vera unità, potrà essere pronto ad accogliere altre forze. Fino ad allora, non siamo disponibili a processi di facciata o di mera convergenza elettorale, che non tengano conto delle reali necessità del territorio. Il lavoro, l’ambiente e la sanità sono solo alcuni dei temi fondamentali su cui basare un vero confronto, e la nostra esperienza civica ha dimostrato di saper affrontare queste sfide in maniera efficace e coerente con i valori della sinistra.
Siamo aperti al dialogo, ma non possiamo accettare che venga ignorato il contributo decisivo delle forze civiche, che hanno permesso alla città di rimanere fedele ai suoi valori. Non ci interessano compromessi al ribasso o operazioni di puro calcolo elettorale. Il nostro obiettivo è sostenere una vera rinascita della sinistra in Umbria, che passi attraverso un forte sostegno alla candidatura di Stefania Proietti come Presidente della Regione, affinché possa riportare dignità a una regione umiliata dall’attuale governo di destra.
Gubbio/Gualdo Tadino
24/09/2024 15:27
Redazione
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