“A chi si dovesse attendere da parte mia che volino gli stracci, dico che io non faccio volare alcuno straccio “. Apre così la sua conferenza stampa, dopo le dimissioni dell’assessore Giordano Mancini, il sindaco di Gubbio Filippo Stirati che si dice amareggiato per quanto accaduto e per certe esternazioni. Parla di un dispiacere personale: “Perchè – afferma - come assessore l’ho inventato io. Non mi era stato nemmeno indicato nella rosa dei papabili di Scelgo Gubbio nel primo mandato. Credo di aver avuto il merito già allora di nominare persone in piena autonomia che uscivano dagli schemi consueti, in base alle loro competenze”. Stirati difende la sua giunta e quegli assessori che Mancini ha tacciato di “fare praticantato” in vista di futuri incarichi:” Tutti siamo stati praticanti – afferma Stirati – Anche lo stesso Mancini e comunque non spetta a lui il giudizio sui colleghi, semmai al sindaco. Un assessore deve dare indirizzi, vigilare perché la parte tecnica porti a compimento gli obiettivi politici, non vedo altro ruolo “.
Sul rallentamento amministrativo, sulla mancanza di concretezza, Stirati snocciola alcuni punti del suo governo che erano stati criticati dall’ex assessore Mancini nella sua intervista a Trg, ma anche su altri aspetti dell'agenda politica.
GUBBIO CULTURA. L’assemblea della società ha dato seguito all’atto di responsabilità votato dal consiglio comunale, affidando all’avvocato Mario Monacelli il compito di redigere una relazione sfociata in una contestazione da 1 milione 200 all’amministrazione precedente della Gubbio Cultura. "Proprio a seguito di questo nostro atto è probabile che si sia mossa la Guardia di Finanza acquisendo gli atti".
MUTUI BEI. I mutui, che a Gubbio ad esempio riguardano l'Aldo Moro, sono stati sbloccati dal Governo a fine 2019 e tutti i Comuni d’Italia sono in difficoltà nel portare a termine la parte burocratica. Oggettivamente è impossibile secondo il sindaco rispettare la scadenza a fine 2020, quindi è stata richiesta al vice ministro Anna Ascani la proroga. Non è un problema, afferma, solo di Gubbio.
VIA DELLA REPUBBLICA. Non è vero che la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ha ritirato il finanziamento per il sistema di risalita. Quel progetto aveva ottenuto tutti i nulla osta, compresa la Soprintendenza, e il Comune era riuscito a trovare tutti i fondi per il cofinanziamento: “Poi – afferma Stuirati - rispettiamo le sensibilità del nuovo cda della Fondazione che ci ha chiesto una nuova riconsiderazione del progetto per avere qualcosa di più ambizioso”.
LUMSA. "L’errore non è stato nostro - afferma il sindaco - L’errore scellerato è stato quello di precedenti amministrazioni che non ha consentito a Lumsa di investire e comprare il sito dove oggi si trova".
CASA DELLA SALUTE. I ritardi non sono del Comune. “Sono sei anni – afferma il sindaco – che aspettiamo i lavori. Siamo alla progettazione esecutiva e le lungaggini inaccettabili non sono nostre. Le carte sono interamente in mano alla Regione”.
PERSONALE. Il Comune si è dotato di un piano dei concorsi e quindi procederà in tal senso. Le difficoltà non sono mancate con 18 persone andate in pensione e 2 che si sono trasferite. “Abbiamo avuto situazioni emergenziali che ci hanno costretto ad attingere ad altre graduatorie esistenti. Non credo sia qualcosa di così terribile”. Quanto alla premialità per i dipendenti pubblici non ancora distribuite, si parla di 35 mila euro: “Non credo che siano questi ad inficiare il buon lavoro di questa giunta”
CSS. Con Cnr e Università La Sapienza il Comune sta per stipulare un accordo per fare un’indagine sulla qualità dell’aria, delle acque e del suolo:”Perché – afferma Stirati - sul tema del Css serve grande responsabilità, coerenza, rispetto al programma dove c’era scritto no alla chiusura del ciclo dei rifiuti a Gubbio.”
LIBERI E DEMOCRATICI. Stirati conclude sull’accusa da parte di Mancini di un’egemonia della lista Liberi e Democratici all’interno della maggioranza: ”Le decisioni – afferma - sono prese in maniera collegiale e per mia natura sono una persona che sintetizza le visioni di tutti. Trovo l’atteggiamento di alcuni nei confronti degli assessori Piergentili e Minelli ai limiti della decenza; sui giovani dobbiamo credere, dobbiamo evitare di lasciare il deserto politico dopo di noi. Inoltre da parte di alcuna frange dell’opposizione parlare di conflitto d’interessi nei confronti dell’assessore ai lavori pubblici è rivoltante.”
GLI ALLEATI. Agli alleati politici, Stirati lancia un monito: “C’è già chi comincia a pensare al 2024, mentre invece intanto dobbiamo guadagnarci la pagnotta qui ed ora, sennò del futuro se ne dovrà occupare qualcun altro, non le componenti di questa maggioranza”. Il sindaco ricorda la necessità di restare fedeli al mandato politico che la coalizione si era data: ”Con quello – afferma – dobbiamo rimanere coerenti ed arrivare fine a fine mandato”.
LE DELEGHE. Infine le deleghe rimaste vacanti dopo le dimissioni di Mancini, tra cui bilancio e sviluppo economico. Per il momento Stirati le terrà ad interim, quindi si andrà ad una possibile riassegnazione. Parteciperà a questa riassegnazione anche la lista Scelgo Gubbio? : “ Il confronto sarà di maggioranza - risponde il sindaco – poi rivendico l’autonomia di decidere chi potrebbe essere il nuovo nome e cosa gestirà”.
Gubbio/Gualdo Tadino
09/12/2020 13:10
Redazione