Il sindaco Filippo Mario Stirati torna a intervenire, come già esternato varie volte negli ultimi mesi, sulla questione dell’incenerimento dei rifiuti nei cementifici, ancora una volta alla ribalta delle cronache giornalistiche. Si riportano, infatti, le osservazioni finali dell’AURI - Autorità Umbra Rifiuti e Idrico, che a nome di alcuni Comuni umbri, ribadiscono la validità della proposta del piano d' ambito preliminare sulla produzione di CSS, il combustibile solido secondario, per chiudere il ciclo restando nei confini regionali.
«Non ci sono margini di dubbio né fraintendimenti sulla nostra posizione - dichiara il sindaco Stirati - e non accettiamo forzature che spingano verso una decisione a favore dell’utilizzo di nuovi inceneritori per chiudere il ciclo dei rifiuti. La scelta del Comune di Gubbio è di netta contrarietà e, insieme all’assessore delegato Alessia Tasso, lo abbiamo espresso più volte e in tutte le sedi; lo abbiamo formalizzato in atti ufficiali del Consiglio Comunale e ancor prima nel programma di governo della nostra maggioranza. Abbiamo motivato questa posizione per ragioni di carattere ambientale, considerato il pesante disagio che subirebbe il nostro territorio, nel quale sono ubicati due dei tre cementifici presenti in Umbria. Lo stesso ragionamento vale anche per la combustione del CSS. Ribadiamo che la vocazione territoriale di Gubbio non è minimamente compatibile con una tale previsione, che inficerebbe la spinta di valorizzazione socio-economica affidata agli ambiti del turismo, della cultura, dell’ambiente in tutte le variegate declinazioni. Questa posizione è stata rappresentata alla Regione Umbria e alla stessa all’AURI, inviando una lettera di chiarimenti in merito alla questione dell’ambiente, della discarica di Colognola e soprattutto sull’ incenerimento dei rifiuti".
Stirati rincara la dose: "Voglio ricordare che il piano regionale dei rifiuti urbani escludeva in maniera chiara l’incenerimento nei cementifici. Prevedeva la produzione di CSS – Combustibile Solido Secondario, ma lo smaltimento doveva avvenire fuori Regione. Ora la bozza preliminare del Piano d'Ambito, redatta su incarico di AURI dalla ‘Oikos Progetti’, insiste come indicazione sul possibile uso del CSS all'interno dell’Umbria. Fra l’altro, è già esistente e funzionante un impianto a Terni. Abbiamo chiesto più volte chiarezza su questo tema fondamentale che è politico ancora prima che tecnico e sul quale non ci possono essere furbeschi ‘rimpalli’ di responsabilità, trincerandosi dietro un asettico ‘parere tecnico’ di una società estranea agli interessi e alle indicazioni della collettività regionale, a cominciare da quella eugubina. I cittadini devono sapere se la Regione Umbria intende modificare la propria posizione, ribaltando le decisioni precedenti. Chiederemo a breve un incontro con la presidente Catiuscia Marini e con l’assessore competente Fernanda Cecchini, per verificare le reali intenzioni della Regione su questo cruciale tema di pubblico interesse ».
Gubbio/Gualdo Tadino
19/06/2018 18:36
Redazione