Prende avvio in questi giorni un progetto nazionale, frutto dell’intesa tra Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia e Protezione civile, per simulare gli effetti delle onde sismiche sulla stratificazione della piana di Gubbio. La finalità è quella di elaborare uno scenario ipotetico di ciò che potrebbe accadere alla struttura orografica del bacino in caso di un effetto terremoto. La scelta di questo territorio, insieme ad altri nazionali, è legata alla particolare conformazione che lo rende utile per altre zone d’Italia, nonchè alla frequenza con la quale si sono storicamente assestati fenomeni tellurici di varia intensità. Il progetto avrà una durata di circa 2 anni e prevede alcune fasi di studio con l’istallazione di attrezzature di rilevazione in luoghi concordati con l’amministrazione comunale e con i privati interessati ad ospitare tali stazioni. « Siamo particolarmente soddisfatti di questa opportunità – dichiara l’assessore Aldo Cacciamani (nella foto) che di recente ha ricevuto anche le deleghe per il terremoto e la protezione civile – perché colloca Gubbio in una rete nazionale e offre la possibilità di avere uno strumento conoscitivo particolarmente utile. Inoltre, ci consente di programmare una serie di iniziative che contribuiscano ad una costante attenzione verso il problema terremoto. Infatti, la prevenzione e l’educazione permanente hanno una evidente importanza. A tale scopo, abbiamo in programma di riprendere alcune attività di formazione nelle scuole, collaborando strettamente con dirigenti scolastici e insegnanti. Nei prossimi mesi saranno realizzati incontri e approfondimenti anche per spiegare in maniera articolata il progetto di monitoraggio della pianura».