Emozione e commozione davanti ai numeri e alle testimonianze dirette. Nella grande sala della Biblioteca di Gubbio erano tanti i cittadini venuti ad assistere al dibattito - organizzato da Anpi, Spi, Cgil e Articolo 21 - “Senza parole. Gaza, l’informazione negata”. Un incontro di due ore, con il pubblico sempre attento a non perdere nemmeno una parola dei relatori e degli ospiti in collegamento.
I numeri, crudi e terribili, parlano di 250 giornalisti uccisi in due anni, in media 11 al mese. Mai così tanti, in nessun altro conflitto. A cui si aggiunge il divieto d’ingresso per la stampa internazionale. All’incontro, coordinato dal giornalista Daniele Morini, hanno partecipato Ellis Gulli, presidente della sezione eugubina Anpi “Walkiria Terradura”, Barbara Mischianti della segreteria provinciale Cgil e Giuseppe Giulietti, coordinatore dei circoli di Articolo 21. In collegamento, la giornalista Sandra Cecchi, appena rientrata dalla Cisgiordania. Poi il toccante messaggio-appello di Padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa (“Abbiate parole di speranza. Ne abbiamo bisogno. Vi aspetto a Gerusalemme per scrivere di una pace nuova, vera e giusta”) e infine Flavio Lotti, presidente della fondazione PerugiAssisi per l’appuntamento di domenica 12 con la Marcia della Pace.
Un dibattito a più voci con al centro il dramma di Gaza e la censura internazionale, ma che si è allargato anche ad altri temi: dalla libertà di stampa alla necessità di difendere i valori costituzionali, dal diritto al lavoro al diritto a un’informazione corretta, al ruolo di Articolo 21 e al suo impegno a difesa dei giornalisti minacciati. Nel corso dell’iniziativa sono state raccolte le adesioni per la costituzione a Gubbio del presidio di Articolo 21 e ai nuovi iscritti, dal coordinatore Giuseppe Giulietti e dal referente dell’Umbria Oriano Anastasi, è stato donato uno striscione dell’associazione.
Gubbio/Gualdo Tadino
09/10/2025 14:26
Redazione