Il Comitato territoriale n. 1 – Capoluogo di Gubbio si è riunito tempestivamente per discutere delle risultanze del Consiglio Comunale di lunedì scorso, in cui si è parlato di 118. Da un lato, il Comitato non può non rilevare un’importante novità rispetto al recente passato: è la prima volta, da quando 11.000 cittadini hanno presentato la loro petizione sul 118, che l’ASL n. 1 si esprime ufficialmente sulla questione, rompendo il silenzio imbarazzante dei mesi scorsi, dando motivazioni ed assumendo impegni precisi. In questo, il dott. Duca ha dimostrato una disponibilità e un senso di responsabilità maggiori del suo predecessore, non sottraendosi alle domande incalzanti del Comitato e dei rappresentanti dei cittadini. D’altro lato, la proposta avanzata non coincide con la richiesta dei cittadini, che il Comitato sostiene e continuerà a sostenere su loro mandato e sulla base dei dati in suo possesso. Comunque, è significativo l’impegno a ripristinare una postazione di 118 a Gubbio, il che offre inequivocabilmente conferma del fatto che i cittadini hanno ragione a lamentarsi della sua mancanza; significativa è anche la sottolineatura che il mezzo ivi dislocato sarà affidato a un equipaggio specializzato di infermieri (che dovrà avere una buona conoscenza del territorio). Per quanto riguarda, poi, il medico di stanza a Branca pronto a partire con un’auto medica, è una soluzione sicuramente sub-ottimale rispetto al medico a bordo, che va sperimentata in termini di capacità di risposta alle situazioni più gravi, così come la limitazione della fascia oraria di operazione a 12 ore diurne. L’ambulanza di Gubbio, peraltro, dovrà essere posta in zona baricentrica e funzionale, in prossimità dell’area più densamente popolata; l’ausilio dato dall’ambulanza di stanza ad Umbertide, per quanto importante e doveroso, non deve significare un potenziamento della postazione del 118 di Umbertide, ma di quella del comprensorio di Branca. Sappiamo che a breve sarà eletta una nuova Regione, e diciamo da subito – a scanso d’equivoci – che, qualunque sia quella nuova, non si potrà sfuggire agli impegni pubblicamente assunti lunedì; il legame tra istituzioni e cittadini, già incrinato, ne uscirebbe irrimediabilmente spezzato. Ai cittadini di sicuro non bastano le proposte, ma vogliono risposte concrete, e solo quelle potranno essere adeguatamente valutate. Per questo, le dichiarazioni di lunedì hanno il valore di impegni, importanti seppur parziali, ma pur sempre da verificare: sarà cura dei rappresentanti dei cittadini e dei cittadini stessi monitorare d’ora in avanti, in maniera ancora più attenta e vigile di prima, che non restino solo parole. Il Comitato, da parte sua, se oggi responsabilmente prende atto degli impegni annunciati, lo fa con la consapevolezza che la proposta avanzata è una soluzione sperimentale e di carattere intermedio, che dovrà e non potrà non essere oggetto di verifiche ex post a breve termine, per poter essere – qualora gli eventi continuassero a dimostrarlo necessario – ulteriormente sviluppata. Il Comitato si impegna ad acquisire un quadro completo della spesa sanitaria dell’ASL n. 1, in base al Piano sanitario regionale e alla distribuzione della popolazione sul territorio, al fine di avere tutte le informazioni necessarie a portare avanti l’impegno preso con i cittadini. Si pubblica una nota del sindaco Orfeo Goracci e della Presidente del Consiglio Comunale Antonella Stocchi su 118. «Nei due anni trascorsi dalla chiusura dell’ospedale di Gubbio per l’apertura del nuovo nosocomio comprensoriale a Branca, il Consiglio Comunale si è più volte occupato del nuovo assetto della sanità nel proprio territorio evidenziando criticità e indirizzando su scelte politiche. In primis il problema dell’emergenza, venuta meno la presenza del 118 in città, chiedendo la riattivazione del 118 nel centro cittadino. Da allora molteplici le iniziative e univoca la domanda, della politica tutta, da destra a sinistra, di apportare modifiche a tale servizio al fine di aumentare la sicurezza reale e percepita della popolazione. Possiamo affermare che ieri il Dr. Duca, Direttore Generale dell’ASL1, ha dimostrato disponibilità e senso di responsabilità nei confronti del Consiglio Comunale, quindi dei cittadini, con chiarezza supportata dalle evidenze e posto “la prima pietra” per l’evoluzione della sanità dell’emergenza. Ha avanzato, nel corso del dibattito, una proposta risolutiva certamente non sovrapponibile alla richiesta, ma concreta e fattibile e comunque un significativo passo in avanti rispetto alla situazione esistente: un’ambulanza per le 12 ore diurne con personale infermieristico in città e un’ auto con medico a disposizione di tutto il territorio, scelta motivata dalla casistica e dalle risorse disponibili. Certamente i tempi di attuazione non si potranno contare in giorni o poche settimane dato l’importante impegno di spesa, la necessaria organizzazione e non ultimo la vacanza politica regionale, ma nostra ferma richiesta è che l’attesa non vada oltre pochi mesi. Rilevante, nell’intervento del direttore generale, anche la parte informativa dedicata ad altre problematiche relative ai servizi emerse nel tempo con la comunicazione dell’istituzione del tavolo di lavoro per la promozione della salute. Vogliamo cogliere l’occasione per ringraziare ancora il Dr. Duca per la disponibilità collaborativa mostrata e ringraziare il Presidente del comitato territoriale nr.1, Marco Bellucci, insieme a tutti quei cittadini, associazioni che hanno collaborato con loro nello straordinario lavoro di sensibilizzazione della popolazione su questo tema e nella raccolta delle 11mila firme.»
Gubbio/Gualdo Tadino
18/02/2010 11:28
Redazione