Sono tre le pagine di osservazioni inviate al Sindaco di Gubbio sul nuovo piano del traffico nel centro storico a firma del presidente di Confcommercio, Lucio Lupini. L’associazione di categoria dei commercianti eugubini parte da alcune considerazioni preliminari. La prima: “come più volte ribadito l’attuale regolamentazione, in assenza di consistenti modifiche all’assetto infrastrutturale appare sufficientemente equilibrata. Ci sembra piuttosto, questa proposta, una sfida estiva culturale/intellettuale capace solo di confermare una visione dell’ecologia e dell’ambiente in senso integralistico con l’uomo pensato come un disturbo al normale funzionamento degli ecosistemi- continua il documento- La sfida che oggi si pone è di riuscire a trovare il giusto equilibrio tra le politiche per favorire una maggiore competitività e quelle orientate ad una coesione sociale ed al miglioramento della qualità della vita”. E se non fosse ancora chiara la posizione di ConfCommercio, nelle righe successive si trova una risposta netta: “prendendo a riferimento i parametri dei flussi di traffico, ridottisi progressivamente nel corso degli anni per una marcata tendenza a disertare l’acropoli, non si ravvisano particolari necessità per un nuovo assetto dei flussi veicolari, per di più in assenza di una nuova impostazione del ruolo del centro”; e ancora “ribadiamo che qualsiasi modifica al traffico, debba essere contestuale alla necessità di nuovi parcheggi, nei giorni feriali in particolare appaiono indispensabili esigenze di accessibilità e fruibilità, quindi forti elementi di stagionalità e modificabilità”. Fondamentale appare per ConfCommercio il ruolo del controllo perché, dicono, la maggior parte dei disagi attuali provengono proprio da modesto se non assenti controlli. E’ poi poco coerente considerare il traffico del centro storico senza riprendere le considerazioni sulla periferia. E questo è ciò che nel dettaglio ConfCommercio chiede: invertire il traffico in via Perugina, favorire parcheggi a basso costo, se non gratuiti, per la prima ora, creare parcheggi a basso impatto, anche nelle vicinanze delle mura urbiche , recuperando marciapiedi od installando il nuovo parcheggi pluripiano di far usufruire il parcheggio del seminario, ampliandolo, a tutti i diversi utenti, senza limiti orari per i residenti. E poi la critica finale: “crediamo che sia fortemente limitativo proporre modifiche a livello cartografico, incidendo in profondità gli stessi sui legittimi interessi economici, sociali e di relazione delle varie componenti coinvolte. E’ auspicabile partire da studi non empirici ma del tipo quante auto percorrono una certa via, quanti usufruiscono di alberghi e ristoranti, quanti ricorrono agli studi dei professionisti, in quali giornate e fasce orarie? Solo dopo e con opportune simulazioni, si potrà essere in grado di apportare misure utili. Non si può genericamente sostenere che l’obiettivo è ridurre la circolazione delle auto, occorre partire da dati oggettivi rilevati e poi porsi degli obiettivi numerici coerenti, possibili e raggiungibili.