Da Budapest a Gubbio per la seconda tappa italiana del 2010. Dopo il concerto di Gorizia del febbraio scorso, la Budapest Gypsy Simphony Orchestra si esibirà sotto l’albero di Natale più grande del mondo l’11 dicembre alle ore 21 nella chiesa di San Domenico. Una serata evento in cui l’orchestra dei “100 violini”, in formazione lievemente ridotta per motivi di spazio, proporrà un’ampia parte del suo ricco repertorio, alternando brani della tradizione classica ai ritmi gypsy, genere nato e sviluppatesi nell'Europa dell'est nel XVIII secolo. Una scelta innovativa rispetto alle undici precedenti edizioni del “Concerto sotto l’albero”, in cui a prevalere erano soprattutto musiche classiche. Quest’anno, invece, spazio all’energia zigana e alle straordinarie improvvisazioni dell’orchestra ungherese, apprezzata in tutto il mondo sia dai cultori della musica classica che dal pubblico non esperto.
Sotto la guida del direttore artistico Sandor Rigo Buffo, gli orchestrali inizieranno da un classico della musica ottocentesca come “Willem Tell Overture” di Gioacchino Rossini per poi proporre brani legati alla tradizione ungherese, capaci di coinvolgere il pubblico in un’atmosfera energica e travolgente. Si tratta di “Czardas”, la composizione più famosa di Vittorio Monti, e “Zigeunerweisen” dello spagnolo Pablo De Sarasate, pezzi tipici del genere “ciarda” (da csárdás che significa «dell'osteria»), caratterizzato dall'introduzione lenta ma espressiva e dal finale incalzante e frenetico. La formazione ungherese, famosa per eseguire i brani senza spartito, concluderà la prima parte del concerto con i suoi pezzi forti quali “Cymbalum Solo”, “Poliouchka”, “Dark Eyes” e “Band of Gypsies”. Lo stesso vivace schema, basato sull’alternanza di ritmi classici e fantasie musicali gitane (con brani di Johann Strauss e Franz Liszt) sarà proposto anche nella seconda parte.
È la prima volta che a Gubbio si esibisce un’orchestra di soli strumenti a corda, in particolare la Budapest Gypsy Simphony Orchestra porterà in città il cembalo ungherese, detto zimbalom, di cui Oszkar Okros è considerato il miglior suonatore al mondo. Tra i musicisti, anche i discendenti di vere e proprie dinastie di musica gitana, come il primo violino Florian Lakatos e il leader dell’orchestra Jozsef Lendvaï Csócsi.
A livello organizzativo, purtroppo, non è stato possibile accogliere l’intera formazione per la quale sarebbe stato necessario un palcoscenico più imponente. Lo spettacolo è comunque garantito dal nutrito gruppo di rappresentanti che arriverà a Gubbio la sera del 10 dicembre e alloggerà per due notti al Park Hotel Ai Cappuccini che, per la prima volta, ospiterà un’orchestra così numerosa. La spettacolarità della performance sarà garantita anche a livello visivo dagli eclettici abiti dei musicisti che possono scegliere, a sorpresa, di indossare uno smoking nero o un tradizionale vestito ungherese.
Gubbio/Gualdo Tadino
04/12/2010 09:37
Redazione