Gubbio: bilancio positivo per il 2006 secondo Confartigianato

Il 2006 è stato un anno alquanto positivo per le tante imprese artigiane operanti nel comprensorio di Gubbio. Secondo la Confartigianato di Gubbio infatti "nonostante il calo generale dei consumi e l'aumento dei costi d'esercizio e della concorrenza - ha dichiarato il presidente Giampietro Rampini - sono diversi i settori che nel 2006 hanno avuto una buona tenuta". L'artigianato infatti è uno dei motori dell'economia locale - non a caso sono ben 1.200 le imprese artigiane dell'eugubino -, a partire dai settori dell'edilizia e dell'autotrasporto fino a quelli dei servizi alla persona - come l'estetica e le acconciature -, dell'alimentare e del manufatturiero. "Tra i settori che hanno registrato nel corso del 2006 un trend positivo - ha spiegato il presidente di Confartigianato - ci sono senz'altro l'edilizia, ancora impegnata nell'ultimazione dei lavori appartenenti all'ultimo stralcio di finanziamenti per la ricostruzione post-terremoto, l'alimentare e i servizi alla persona. Perde invece terreno il comparto manufatturiero, dove i costi del lavoro non riescono a competere con quelli dei paesi concorrenti. Un discorso a parte merita l'autotrasporto - ha aggiunto - dove, a fronte di un buon andamento del settore edile e quindi di quello della produzione dei cementi, si registra una diminuzione della redditività a causa del costo elevato dei carburanti". Al calo dei consumi e all'aumento delle spese si aggiunge poi la difficoltà per le imprese di avere accesso al credito, dopo che l'ingresso di Basilea II ha fortemente modificato il rapporto tra aziende e banche. "L'azione della Confartigianato di Gubbio - ha spiegato il presidente Rampini - è volta ad assistere le imprese del territorio fornendo consulenza e servizi innovativi, oltre a svolgere una costante azione di rappresentanza nei confronti di tutte le istituzioni sia a livello locale che a livello provinciale e regionale. Fondamentale è stata inoltre la realizzazione del Centro espositivo per l'Artistico e di tradizione, "il primo ad essere stato realizzato in Umbria - ha aggiunto Rampini - e dal quale ci attendiamo già dai prossimi mesi, attraverso un costante lavoro di collaborazione e sinergia con il settore turistico, un importante contributo ed impulso sia alla valorizzazione del nostro prodotto che alla sua commercializzazione in tutti i mercati".