Gubbio: continua la marcia di Vittorio Malingri

Vittorio Malingri, il navigatore solitario milanese, che risiede a Gubbio, continua la sua marcia silenziosa per il record di traversata oceanica in catamarano. L’avventura è partita mercoledì scorso e dopo quasi una settimana il suo Royal Oak ha varcato la soglia delle 1.000 miglia. Ieri è stato un giorno importante, il giorno in cui ha raggiunto e superato il punto del non ritorno, ovvero la metà della strada delle miglia che deve percorrere (1.800 per raggiungere da Dakar il continente americano a Guadalupe). In un’impresa di questo tipo, che impresa è e tale rimarrà indipendentemente dal tempo finale, non esistono traguardi intermedi, quindi il passaggio odierno di questa linea immaginaria non può essere considerato tale. Il record da battere è 11 giorni e 11 ore stabilito da una coppia di navigatori francesi. Malingri però sta navigando da solo, in un catamarano non abitabile. Da un punto di vista psicologico ha un valore enorme aver raggiunto metà strada, perché il contatore comincia a scendere davvero, perché ogni ora, ogni minuto Guadalupa è più vicino e allora sia pur tra mille difficoltà le forze aumentano la concentrazione si moltiplica. Vittorio sta lavorando duramente tra difficoltà immaginabili e qualche insidia nascosta, dichiarano i suoi collaboratori dal sito internet www.vittoriomalingri.it. Una delle difficoltà maggiori è l’alimentazione elettrica che fa sì che da tre giorni Malingri non si metta in contatto telefonico con il team ma solo con Pierre il suo più stretto collaboratore e metereologo. Sta risparmiando: le batterie servono per l'Argos (il sistema di posizionamento satellitare,) per i contatti con Pierre Lasnier (il meteorologo del team). Tutto il resto è superfluo al momento. Il record in fondo dista solo 3 giorni, ma anche se non dovesse arrivare la meta vera e propria resta Guadalupe: la traversata in solitario infatti non ha precedenti. Sarebbe comunque una prima volta.