In molti lo hanno segnalato dopo le prime due serate che hanno visto, a distanza di un anno, il ritorno della Stagione estiva di prosa al Teatro Romano di Gubbio.
Le condizioni dell'area verde, o che tale dovrebbe essere, nel perimetro che circonda il sito archeologico che ospita la rassegna teatrale, è in condiziono precarie. Le immagini che abbiamo filmato a seguito della segnalazione parlano da sole: erba alta, vegetazione ingiallita e bruciata dal sole – segno evidente che qualsiasi manutenzione ci sia stata è piuttosto datata – arbusti e vegetazione nata e cresciuta senza alcuna cura da parte dell'uomo. Che poi altri non è che le cosiddette istituzioni preposte, nella fattispecie la Soprintendenza e il Ministero della beni culturali che hanno competenza per la gestione dell'area del Teatro Romano.
Peccato che un sito di così alto valore monumentale – il più grande anfiteatro del centro Italia all'infuori di Roma, risalente al I secolo dopo Cristo – sia lasciato nell'incuria che il giallore delle immagini evidenzia. Lampante la differenza con l'area circostante, quella del parco del teatro romano, dove almeno se non cambia il colore dell'erba sotto l'effetto del caldo, almeno diminuisce drasticamente la sua altezza, segno che nella zona di competenza del Comune una manutenzione più recente è stata apportata. Peccato perchè sono in tanti a frequentare il parco e a godersi, per così dire, lo spettacolo di questa incuria recintata nello spazio riservato al teatro romano. Peccato anche per le centinaia di spettatori che nei due spettacoli andati in scena sui gradoni del monumento romano – un terzo spettacolo si è svolto al teatro comunale per il maltempo – hanno dovuto constatare anche l'incuria della vegetazione che sta mangiandosi e invadendo i gradoni del teatro stesso, in alcuni punti quasi inaccessibili per la presenza di erba e vegetazione che rende molto scomoda la seduta.
Basterebbe poco per dare un minimo di decoro a quest'area che parla di un pezzo di storia importante e che proprio in questo 2018, dopo un anno sabbatico non senza polemiche, ha visto il ritorno della Stagione estiva di Prosa. Una storia non nuova, ma che si ripete, quella della manutenzione soprattutto se la competenza è lontana dalla sede comunale.
L'auspicio è che le immagini di TRG dopo le segnalazioni dei cittadini, possano scuotere alcune coscienze. E che seppur a ridosso di Ferragosto, qualche funzionario già pronto per le ferie, sia mosso a compassione per disporre l'utilizzo di due tre unità operative e ridare decoro al Teatro Romano di Gubbio e alla sua area circostante. Non proprio l'ultimo dei monumenti a gestione ministeriale.
Gubbio/Gualdo Tadino
10/08/2018 09:30
Redazione