Piano di comunicazione straordinario che faccia leva su volti amati in tv, si sussurra Flavio Insinna e Terence Hill dopo quello di Vittorio Sgarbi; possibilità di essere presenti a dicembre in fiera a Milano; collaborazione con Regione e Comuni umbri a vocazione turistica, Assisi ad esempio, per una incisiva campagna pubblicitaria su città strategiche, Roma sicuramente, per ri - promuovere l'immagine dell'Umbria come terra del Natale. E' l'exit strategy che il Comune di Gubbio sta approntando in questi giorni insieme con l'ufficio turistico, comunicata ieri sera ai commercianti della città e oggi, in parte, alla stampa . Il quadro, ancora in fieri, lunedì sarà più chiaro e definitivo. La rapidità è d'obbligo: "Perchè - ha detto l'assessore al turismo Nello Oderisi Fiorucci - di tempo non ce n'è più". Il Natale è già arrivato, in effetti, e basta affacciarsi su vetrine e supermercati per rendersene conto. A mancare però sono i turisti che se ne vanno, se hanno prenotato, o decidono di non venire più , se dovevano prenotare causa la paura dopo il terremoto del 30 ottobre a Norcia. La comunicazione, dunque, come mezzo per sconfiggere l'immagine negativa che il terremoto della Valnerina ha creato in tutte quelle città che vivono anche e soprattutto di turismo; la comunicazione per riprendersi quei turisti che fino ad ottobre 2016 a Gubbio sono arrivati , in tanti, sono rimasti soddisfatti e desiderosi di tornare. Lo dicono i dati dei primi 10 mesi dell'anno : Gubbio in totale ha avuto, rispetto al 2015, un + 8 % sia in arrivi che presenze, riuscendo ad ammortizzare anche l'effetto sisma che il 24 agosto ha colpito Amatrice. Se infatti settembre è andato male, - 31 % tra arrivi e presenze sugli italiani, ma un + 10 % e + 15 % su arrivi e presenze degli stranieri, ottobre è andato tutto sommato bene, sintomo che il sisma era stato in qualche modo digerito dalla macchina della comunicazione ed eventi come il Festival del Medioevo avevano iniziato a portare i loro frutti . Ottobre infatti chiude con + 1,8 % sugli arrivi e un bel + 7,9 sulle presenze . A trainare sono stati gli stranieri, con + 26 e + 21 tra arrivi e presenze . Su questo quadro dalle tinte rosee, è piombato il terremoto del 26 – 30 ottobre scorso, quando con la basilica di San Benedetto a Norcia sembra essersi improvvisamente sbriciolato tutto l'appeal che l'Umbria e Gubbio avevano costruito in mesi ed anni di promozione. - 70 % oggi , dicono gli albergatori, le prenotazioni sul Natale . " Invito gli operatori del turismo a non disperare – ha detto sil sindaco Stirati – a non cedere alla comprensibile sfiducia. Ci stiamo muovendo su più fronti ". Non potrà il Comune ritoccare le tasse di sua pertinenza per questo 2016, ma per il 2017 promette di ragionare su uno scaglionamento diverso della Tari, anche se i margini di manovra restano ridotti. Promette di farsi portavoce presso le istituzioni regionali e il Governo delle richieste degli operatori in merito a sospensione di mutui e tasse anche per quei comuni umbri che non sono nel cratere sismico. Invita l'Italia a scegliere l'Umbria per le sue vacanze e cittadini di Gubbio a privilegiare i negozi locali per i propri doni di Natale. L'imperativo è fare cordata comune. Eppure i commercianti non si sentono al sicuro davanti all'incertezza dei prossimi mesi. Lo hanno detto ieri sera nell'incontro con amministratori e associazione Etc, che cura l'organizzazione del Natale : preoccupatissimi coloro che si trovano in via XX settembre che con la non collocazione della pista di pattinaggio in Piazza Grande, causa diniego della Soprintendenza, si dicono tagliati fuori da tutti gli appuntamenti dislocati in Piazza 40 Martiri, dalle 28 casette del mercatino, alla slitta di Babbo Natale, alla ruota panoramica di 15 metri d'altezza. Il Comune promette una soluzione di compromesso, Piazza Oderisi che potrebbe risultare anche più caratteristica e attrattiva. Ancora più del sisma, a suo modo incolpevole per la sua caratteristica intrinseca di essere fenomeno naturale, ha influito però, in questo caso, l'interpretazione ingessata delle norme fornita da istituzioni poste a tutela del patrimonio storico artistico italiano. Che in prospettiva futura rischia di vedere "negate" altre manifestazioni a Piazza Grande anche nel periodo estivo.

Gubbio/Gualdo Tadino
11/11/2016 17:57
Redazione