Gubbio: fumata grigia al vertice di maggioranza

Una riflessione sulla situazione attuale era doverosa ma nonostante le attese di un chiarimento sulle vicende politiche che si sono susseguite nelle ultime settimane, il vertice di maggioranza si è concluso con un nulla di fatto. Almeno per il momento il confronto sembra aver trovato una stabilità effimera che però non permette di poter aprire una nuova fase di governo, auspicata dai Socialisti, che viene solo rimandata. Il blocco è legato alla pregiudiziale della Federazione della sinistra che ha richiesto di attendere il rinnovo dell’Ufficio di presidenza della Regione in cui sarà anche chiarito il ruolo di Rifondazione comunista nella politica regionale. Nonostante la proroga di qualsiasi decisione, il vertice è stato un momento importante per la maggioranza che ha così potuto riflettere e fare un excursus sugli avvenimenti che l’hanno vista protagonista dell’attualità cittadina con continui colpi di scena politici. Prima le dimissioni dell’assessore ai Lavori pubblici, Raffaello Di Benedetto, rigettate dal sindaco Diego Guerrini con dichiarazioni di fiducia per una delle personalità più influenti del governo, e poi l’autosospensione dell’assessore allo Sviluppo economico, Michela Tinti, in quota Sel, in attesa di una verifica di maggioranza, hanno gettato non pochi dubbi sulla credibilità della Giunta. Una coalizione che però si allarga con l’ingresso tra le fila del Partito socialista italiano di Nicola Aloia, ex consigliere del Gruppo misto che lascia l’incarico di vicepreside del Consiglio. Una situazione incerta che ha provocato aspre reazioni da parte dell’opposizione che resta per ora ad aspettare le decisioni di una maggioranza che sta cercando di ritrovare la propria stabilità e credibilità.