Nuova donazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia a favore dell’ospedale eugubino-gualdese

La Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia dona attrezzature dal valore di circa 300mila euro all’ospedale comprensoriale eugubino-gualdese, chiudendo il programma triennale di donazioni che ha raggiunto un investimento complessivo di un milione e 300mila euro. Le attrezzature, già funzionanti nelle unità operative di chirurgia, otorinolaringoiatria, neurologia, anatomia patologica, cardiologia, rianimazione e medicina, sono state presentate nel corso di una conferenza stampa che si è svolta il 14 novembre nell’Auditorium del presidio ospedaliero di Gubbio-Gualdo Tadino alla presenza del direttore generale della ASL 1 Andrea Casciari, del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia Carlo Colaiacovo e dei dirigenti medici coinvolti. “Ringrazio a nome di tutta l’azienda la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia – ha dichiarato il direttore generale della ASL 1 Andrea Casciari – per il significativo e costante sostegno con cui da anni conferma la sua particolare sensibilità alle esigenze della nostra comunità. Grazie a questo nuovo importante contributo, soprattutto in un periodo critico come questo, abbiamo potuto portare avanti il nostro progetto di aggiornamento tecnologico di alcuni dei nostri più importanti servizi andando ad avviare un contestuale processo di riorganizzazione che ha portato anche alla creazione di nuovi servizi, come nel caso dell’ambulatorio di otorinolaringoiatria che sarà presto inaugurato. Organizzazione e tecnologia, unite alla concreta collaborazione con gli enti e gli istituti del territorio sono fondamentali per garantire il continuo miglioramento degli standard qualitativi delle prestazioni sanitarie”. “È giusto che anche il mondo delle fondazioni bancarie, – ha detto Carlo Calaiacovo, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia - quando serve, dia il suo contributo alla comunità. In questo momento in cui le risorse sono sempre più scarse e tutti siamo chiamati a fare sacrifici, diventa fondamentale allocare le risorse al posto giusto e noi cercheremo di restare vicini, anche alla luce di nuove esigenze presentate, a questo ospedale virtuoso che, con i conti a posto, nonostante il periodo difficile, continua a far crescere la qualità dei servizi”. In particolare le nuove strumentazioni donate consentiranno di potenziare l’attività dell’unità operativa Otorinolaringoiatria, grazie a un sistema di diagnostica per immagini (rino-faringo-laringoscopia) e chirurgia endoscopica delle vie aeree superiori, che apporta un netto miglioramento nel campo della diagnosi clinica,evitando in taluni casi il ricorso all’anestesia generale e consentendo un eccellente follow-up dei pazienti operati. A ciò si aggiungono un polisonnigrafo portatile completo di software per la valutazione dinamica e il trattamento dei disturbi respiratori nel sonno come le sindromi delle apnee notturne e il russa mento, e un nuovo sistema di diagnostica vestibolare per le patologie dell’equilibrio, estremamente frequenti tra la popolazione e che quindi, potranno essere trattate senza ricovero ospedaliero, con evidenti risparmi di risorse e con maggiori soddisfazione per gli utenti. Rieducazione vestibolare e trattamento funzionale delle patologie dell’orecchio interno, con particolare attenzione ai fastidiosi acufeni (“fischio all’orecchio”) sono la risposta più moderna ed efficace che può offrire la medicina funzionale e riabilitativa in campo diagnostico e terapeutico. Alla chirurgia generale sono stati donati una sonda volumetrica endocavitaria, che sarà utilizzata per il completamento dello studio tridimensionale delle patologie del retto sia infiammatorie (fistole) che neoplastiche, e un sistema TEM (Transanal endoscopic surgery), una tecnica mini invasiva che consentirà un ulteriore passo avanti verso la completezza di scelta del trattamento più idoneo per le patologie del colon-retto. L’auspicio è quello di creare nel presidio ospedaliero di Gubbio-Gualdo Tadino un punto di riferimento regionale per il trattamento delle patologie rettali, considerato che tale trattamento “di nicchia” in questo momento viene svolto prevalentemente in centri extraregionali. L’unità operativa di Neurologia ha invece un elettroencefalogramma dotato di telecamera (utile per poter correlare eventi elettrici con possibili aspetti clinici) e stimolazione lumimosa intermittente, che è stato destinato all’esecuzione degli esami di routine dei reparti del plesso ospedaliero e dei pazienti che usufruiscono delle prestazioni ambulatoriali. Un secondo elettroencefalogramma, questa volta portatile, sarà utilizzato per operare su pazienti interni che non possono essere accompagnati in ambulatorio e per soddisfare le richieste provenienti dal reparto rianimazione ed inerenti all’accertamento della morte cerebrale. L’elettromiografo sarà infine utilizzato per di eseguire vari tipi di potenziali evocati (somatosensoriali, visivi ed acustici) ed esami elettromiografici ed elettroneurografici in pazienti ambulatoriali e provenienti dai vari reparti. Tra gli altri strumenti donati ci sono infine un processatore rapido a ciclo chiuso di ultima generazione per pezzi istologici che ha sostituito quello in uso destinato all’Anatomia patologica; un ecocardiografo portatile e un kit per l’intubazione a letto del paziente per la Rianimazione; un ecocardiografo portatile per la riabilitazione cardiologica in sostituzione del precedente destinato alla Cardiologia e un ecografo fisso collocato nell’unità operativa di Medicina.