Gubbio: furti nei market, è crescita record

Grandi supermercati, piccoli market e discount di Gubbio confermano: nell’ultimo anno e mezzo i furti tra gli scaffali sono decisamente aumentati anche se il fenomeno è comunque sempre stato importante. Uno studio recentissimo su scala nazionale realizzato da Coldiretti ha infatti stimato una crescita record del 7,8% dei furti nei supermercati con l’incedere della crisi economica per un valore di 3 miliardi. Come se ogni famiglia italiana rubasse 150 euro di prodotti all’anno. E Gubbio non fa eccezione: un punto vendita medio-piccolo subisce furti per 50 mila euro all’anno. Cifre che salgono di molto nelle grandi catene dove si posso trovare, e quindi rubare, anche prodotti tecnologici come chiavette usb, occhiali da vista, gadget per I – Phone. Viene rubato di tutto, da pasticche per pulire le dentiere a creme per il corpo, da carne a formaggi, salmone, rossetti, rimmel, schede di memoria per la macchina fotografica. C’è chi ruba per fame ma, a detta dei gestori, sono più coloro che non vogliono rinunciare a vezzi e lussi. I sistemi antitaccheggio spesso funzionano ma altrettanto spesso vengono aggirati scartando il prodotto dalla confezione che viene abbandonata lungo i corridoi. C’è chi racconta di aver ritrovato l’incarto di un panino nel bagno per i clienti, segno che il pane con la mortadella era stato mangiato direttamente all’interno del negozio; chi dice di aver scoperto mortadelle sane nascoste sotto ai giacchini o buste di carne infilate in borsa. E chi viene scoperto molte volte riconsegna il prodotto con naturalezza per poi tornare a fare spesa nello stesso supermercato senza problemi di coscienza. Chi decide di non pagare non ha un identikit standard: è italiano e straniero, eugubino doc o trapiantato, uomo e donna, giovane ed adulto. Non mancano pure gli insospettabili, eugubini noti e che hanno attività lavorative apparentemente solide e redditizie; a dire che la mania del furto tra gli scaffali potrebbe essere quasi un’attrazione al rischio. Ma la voce “ammanco non noto” cresce col passare degli anni nei rendiconti di fine anno di ogni alimentari. La crisi insomma, si fa sentire. Tra i prodotti più rubati spicca il parmigiano come il salmone, prodotti di gastronomia, deodoranti per auto, integratori alimentari.