Immaginare per vedere lasciando libera la propria mente di dare forma ai suoni che percepisce. È questa la formula del Radio Teatro, in cui essenzialità e fantasia sono le parole chiave per permettere all'audio tridimensionale di disegnare la scenografia dello spettacolo ad occhi chiusi. Ed è questa l' esperienza, nuova ed emozionante, che hanno potuto provare gli spettatori dell' “Odisseo. O tu fra i mortali il più sventurato”: terzo appuntamento della stagione estiva di spettacoli classici organizzata dal Teatro Stabile dell'Umbria in collaborazione con il Comune di Gubbio e andato eccezionalmente in scena al Teatro Comunale Luca Ronconi, date le avverse condizioni meteo che hanno sconsigliato lo svolgimento della rappresentazione al Teatro romano, sede dell'intera kermesse.
Una maestria quella dell'attore e doppiatore professionista Luca Violini abile al punto da impersonare in una sola le tante e differenti voci di uomini e donne, Dei e figli. Con delle sfumature, rare e preziose, capaci di toccare tanti sentimenti: dal dolore alla rabbia, dalla gioia allo sconforto. Un microfono e una voce per raccontare la storia di un Ulisse che prima di essere un guerriero ed un eroe è semplicemente un uomo costretto, per vent'anni, a vivere lontano dai suoi affetti più cari. Nel frattempo il tempo ha cambiato cose e persone e la vita, come afferma lui stesso, non va mai come previsto. Dopo averla tanto sognata, al suo ritorno trova infatti un'Itaca trascurata ed un' Atena che con un incantesimo lo trasforma in un mendicante ripugnante per non venire riconosciuto in casa sua dove suo figlio Telemaco, in sua assenza, è ormai diventato un uomo, sua madre è morta e sua moglie Penelope ha indetto una gara per stabilire un marito tra i proci che occupano ormai la sua dimora da tre anni. L'epilogo della storia lo conoscono in molti ma quello che il poema non narra sono i sentimenti, i dubbi, le paure e i tormenti che assalgono anche un eroe a cui crolla ogni certezza e le emozioni di un padre e di un marito che deve rivelarsi a loro come fosse la prima volta. Un uomo che dopo tanto tempo li riabbraccia con un gesto capace di toccare l'anima di chi ascolta e di stimolare l'immaginazione e il sogno di adulti e giovani, purtroppo scarsamente presenti in sala che si sono persi la possibilità di rileggere una storia antica sotto vesti nuove grazie ad un viaggio nei sentimenti con una visione introspettiva ed unica data dai testi di Alessandro Lolli, dalle musiche di Gabriele Esposto, e dai suoni sapientemente disegnati da Claudio Cesini e dal digital Riccardo Favi.
Il tutto in una cornice definita da Violini meravigliosa così come l'accoglienza data dai tecnici eugubini che lui stesso ha ringraziato pubblicamente al termine della rappresentazione seguito da applausi scroscianti e prolungati, segno di apprezzamento per un progetto che fa della voce uno strumento musicale e del ritmo acustico e visivo i pilastri su cui si regge lo spettacolo.
Appuntamento ora per il quarto e ultimo spettacolo della rassegna che, domenica 12 agosto alle ore 21.15, vedrà Iaia Forte e Tommaso Ragno interpreti della storia d'amore tra Enea e Didone.
Questa sera, alle ore 19.30 o alle ore 20.20 il servizio nel tg su Canale 11.
Gubbio/Gualdo Tadino
08/08/2018 14:27
Redazione