"Sventoliamo la nostra storia”. E' il titolo della mostra che verrà inaugurata nella Taverna di Sant’Antonio a Gubbio, il prossimo 16 aprile alle ore 17:00. Un'esposizione fortemente voluta dalla Famiglia e dal Senato del cero del santo anacoreta, in cui saranno protagonisti i progetti grafico–pittorici dei nuovi 10 vessilli, pronti a sfilare per la prima volta il 15 maggio 2024, realizzati dai giovani santantoniari. Quelli vecchi, ad opera del compianto Giampietro Rampini, con il coordinamento dell'indimenticato maestro Pierangelo Farneti, dal 1999 hanno accopagnato tutte le sfilate, e ormai usurati dal tempo verranno parzialmente sostituiti. Ma al di là dell'operazione di restyling, quello che la Famiglia e il Senato dei Santantoniari hanno inteso mettere in luce, attraverso l'esposizione, è la storia che si cela dietro alle bandiere, ricostruita con cura e passione per mezzo di memorie, foto, testimonianze storiche e documenti. Tutto il materiale raccolto per la mostra verrà poi consegnato al Centro di Documentazione e Studio sulla Festa dei Ceri, nell’ottica di massima condivisione come spiegato dal presidente, dal vicepresidente e dal segretario della Famiglia Ubaldo Gini, Raffaele Mengoni e Fabrizio Cerbella, in una conferenza stampa a cui hanno preso parte anche i componenti del senato del cero di santantonio Luigi Bocci, Alberto Cappannelli e Roberto Fofi, e il primo capodieci del prossimo 15 maggio Enrico Provvedi. "Come appropriatamente annuncia il titolo, la mostra - ha spiegato il presidente Gini - riporta riferimenti storici relativi al "Cero Nostro", fino agli anni sessanta-settanta, che sono la base dei simboli riportati sui nuovi vessilli. Alessandro Cappannelli ha curato l’organizzazione ed il percorso della Mostra che si articola in 12 pannelli contenenti ciascuno 12 documenti. Diversi Santantoniari e Santantoniare, con passione, impegno e senso di appartenenza, hanno realizzato la parte pittorica e grafica dei nuovi vessilli". Roberto Fofi ha spiegato il percorso di rifacimento delle bandiere: "Da foto e filmati degli anni 80/90 si è notato che queste erano in numero di 12 contro le cinque attuali - ha sottolineato - Essenzialmente abbiamo rispettato le forme e le dimensioni, anche per motivi di praticità, poi si è pensato di ricreare una storia sintetica ed essenziale del nostro sodalizio, partendo dalla medievale corporazione degli Asinari e Mugnai, passando per i Contadini possidenti congregati presenti dalla metà del XVI secolo fino all’attuale Famiglia dei Santantoniari, costituita nel 1968, sino ai tempi nostri. Ci è sembrato poi giusto e doveroso evidenziare l’organizzazione storica "del mandare il Cero", andando a dare nuovo risalto alla divisione storica del territorio del nostro Comune in quattro zone". Ad intervenire durante la conferenza anche Raffaele Mengoni, il quale, a nome del Senato, ha espresso un sentito ringraziamento a tutti i consiglieri della Famiglia dei Santantoniari, ai Soci, collaboratori e collaboratrici che hanno condiviso e permesso la realizzazione del progetto. "Infine, visto il veloce avvicinamento al 15 maggio - ha continuato Mengoni - rivolgiamo un grande in bocca al lupo al nostro Primo Capodieci Enrico Provvedi ed a tutti i Santantoniari per una grande corsa ed una splendida Festa".
Gubbio/Gualdo Tadino
10/04/2024 14:04
Redazione