GUBBIO - Era il 2004 quando i servizi sociali sono passati, gradualmente ma definitivamente, in gestione diretta dall'Asl al comune e all'assessorato alle politiche sociali di Aldo Cacciamani, riportando l' autonomia locale ad assumere la titolarità in materia di programmazione e gestione dei servizi e interventi sociali, in linea con le riforme nazionale e regionale. Dunque, un nuovo approccio con finalità d'intervento per "obiettivi e progetti" con una programmazione sociale organizzata per aree. Altro passo fondamentale è stato quello di sviluppare una cultura gestionale a scala di ambito, con il passaggio del Comune di Gubbio da quello con capofila Città di Castello a quello attuale, n. 7, nel quale è esso stesso capofila. E ciò è passato attraverso una nuova metodologia, che parte da un altro assunto, quello cioè di rispondere alle esigenze in base a dei progetti studiati e mirati per ogni richiesta e non più e non solo un intervento meramente assistenzialista. Si è partiti così dalla conoscenza dell'effettiva domanda sociale presente sul territorio, dalla riqualificazione dei servizi esistenti, dall'analisi di congruenza tra i servizi in essere e l'effettiva domanda sociale rilevata. Il nuovo assetto politico-istituzionale riconosce oggi formalmente un Tavolo Politico di Ambito, con sede a Gualdo Tadino, che delinea le linee d'indirizzo politiche in materia di programmazione e gestione dei servizi ed interventi sociali; così come è formalmente costituito ed operante l'Ufficio di Piano, che assume il ruolo e le funzioni di strumento tecnico gestionale di ambito e che traduce in atti programmatici e gestionali le scelte politiche dettate dal Tavolo degli Assessori. Infine la messa a regime del Servizio Sociale in capo a tutti i Comuni dell'Ambito è stato tradotto in Umbria nell'avvio degli Uffici della Cittadinanza, la porta di accesso unica a tutti i servizi sociali, che vede oggi la presenza di uno staff tecnico e amministrativo prima inesistente.
A dicembre 2004 i servizi erogati rivolti ai minori, relativi ad assistenza domiciliare, assistenza scolastica, autorità giudiziaria, trasporto scolastico di disabili e inserimento in strutture socio-ricreative ed educative, hanno riguardato 129 utenti; i servizi per gli anziani invece, in particolare assistenza domiciliare, trasporto, pasti a domicilio, inserimento in case di riposo e contributi economici, hanno contato 198 utenti.
Ma il settore dove si è registrato il maggior numero di interventi, 466, è stato quello relativo alla famiglia. In questo caso i servizi hanno riguardato differenti tipologie di contributi a favore di coppie, famiglie e singoli che vivono varie forme di disagio, tra cui contributi economici e consulenza psico-sociale. 39 sono invece i servizi erogati a favore delle persone portatrici di handicap: trasporto, erogazione pasti a domicilio, assistenza domiciliare. Infine, per quanto concerne l'area inclusione sociale, che comprende il servizio di accompagnamento al lavoro e le liste di inserimento per le chiamate urgenti, sono 61 gli interventi effettuati.
Gubbio/Gualdo Tadino
07/02/2006 08:57
Redazione