Gubbio: il parco del Teatro Romano presto risistemato e ripulito

Panchine divelte, prati sporchi di cartacce e vetri rotti. Uno spettacolo non proprio edificante quello che da qualche tempo offre ai suoi fruitori abituali (soprattutto famiglie con bimbi piccoli e anziani) il parco pubblico del Teatro Romano. La situazione preoccupa molto le mamme per il rischio che i bimbi corrono di farsi male magari inciampando in una bottiglia rotta e abbandonata. La sporcizia per terra non è poca e quello che più preoccupa, ed ha già creato malumori e scontento tra i residenti della zona e non solo, è la rinuncia ad uno spazio aperto, una delle più belle aree verdi di Gubbio riservate proprio ai bambini e ai loro giochi, in grado di favorire la socializzazione e lo svago di tutti, soprattutto con l'arrivo della bella stagione - ma già nelle settimane scorse, prima della recente perturbazione metereologica, l'area era molto frequentata. Altro problema è la scarsa illuminazione notturna, con le conseguenze che questo comporta nella fruizione del parco da parte di giovani a volte balordi che bivaccano sulle panchine e sotto gli alberi. Se è vero che il primo responsabile della situazione è l'inciviltà di chi non rispetta l'ambiente e la cosa pubblica, è pur vero che a risolvere la situazione è auspicabile intervenga l'ente pubblico. "Con i nostri addetti giardinieri - dice il geometra del Comune di Gubbio, Pierotti - provvediamo regolarmente alla manutenzione del verde del parco. Per quanto riguarda la sua pulizia, circa una volta ogni sette-dieci giorni, un netturbino che normalmente si occupa delle vie del centro storico viene mandato al Teatro Romano a ripulire la zona". Dal Comune fanno sapere però che è pronto a partire il progetto di risistemazione del parco: "Prima della Festa dei Ceri, provvederemo - aggiunge il geometra Pierotti - a sostituire i giochi, le panchine e i cestini, nonché a potenziare l'illuminazione pubblica". Nel frattempo complice una primavera che è diventata inverno, ai più piccoli conviene rimanere in casa e attendere che con il ritorno del bel tempo, arrivi anche un parco giochi più a loro misura.