Il sindaco Orfeo Goracci e gli assessori della giunta del Comune di Gubbio intervengono esprimendo netta opposizione e condanna in merito al discrimine razziale introdotto dalla mozione della Lega sulle classi separate per gli immigrati: « Di male in peggio! Non bastava la riforma Gelmini, che sottrae risorse e qualità didattica alla scuola. Adesso rincariamo la dose con un emendamento che vuole introdurre classi separate per gli immigrati. Una divisione così netta tra chi parla l'italiano e coloro che non lo parlano ancora correttamente, è un atto di inciviltà verso tutti i bambini, siano essi figli di immigrati o di italiani. Questo tentativo di ‘apartheid’ scolastico etnico e culturale, è l'ennesima dimostrazione dell'intolleranza razziale che caratterizza la destra al governo, ma anche la conseguenza della devastazione dei provvedimenti sulla scuola: i tagli previsti dalla riforma Gelmini determinano, infatti, l'impossibilità di seguire adeguatamente tutti i bambini nelle loro specificità. Il Governo trovi altrove i soldi che mancano. La proposta ‘indecente’ non solo vanifica gli sforzi di integrazione dei figli degli immigrati e danneggia la scuola italiana nel suo complesso ma getta sulla nostra società l’ombra degli incubi peggiori, risveglia dal passato mostri che credevamo sconfitti per sempre. Si cominciò così nel ’38, quando nella notte tra il 6 e 7 ottobre il Gran Consiglio del Fascismo promulgò la Carta della Razza, facendo fuori gli ebrei dalle scuole e dopo poco tempo in una escalation drammatica si arrivò ai forni crematori… Settanta anni dopo le leggi razziali, non avremmo mai creduto di dover sentire così vicino un tale pericolo. La mozione sulle ‘classi separate’ per gli immigrati del capogruppo della Lega, Roberto Cotale, è stata approvata ieri a maggioranza dalla Camera dei Deputati con soli 19 voti di scarto (265 a 246). Ma non sono i 19 voti di scarto a creare sconcerto, piuttosto i 265 a favore. E’ intollerabile che un Parlamento democratico abbia preso in considerazione il devastante progetto politico, che crea un precedente su una china pericolosa per futuri ‘cittadini di serie A e di serie B’. Su questa strada, faremo scuole per il nord e per il sud? E i diversamente abili (anche loro rallentano l’apprendimento degli alunni “normali”, no?) quando saranno isolati dal resto del mondo? E quando si arriverà a togliere quei fondamenti di democrazia, uguaglianza, tolleranza alla base della nostra Costituzione? Non ignoriamo i problemi reali di inserimento dovuti alla lingua e alle diversità culturali degli studenti stranieri, ma la risposta non è la ghettizzazione bensì nuovi investimenti di risorse, una politica reale di sostegno e di dialogo, di scambi di sapere, di costruzione sociale del futuro. La scuola non può tramutarsi in un veicolo di contrapposizione socio-economica tra studenti ma dovrebbe rappresentare il luogo primario in cui l'integrazione e la solidarietà si manifestano. Al contrario, discriminare addirittura i bambini significa produrre una ferita che può avere drammatiche conseguenze nella società e nella vita delle persone stesse. Dobbiamo impedire l'apertura di varchi pericolosi, dai quali possano insinuarsi nuove inciviltà, e in tale senso ravvivare la memoria dei momenti più oscuri della nostra storia, con pratiche di pace, di una pace fondata sui diritti e sulla giustizia, con pratiche di comprensione dell'altro. La scuola è luogo privilegiato di incontro e confronto, la prima esperienza di convivenza quotidiana con un "altro" che non sia "familiare", è momento di convivenza con il diverso da sé e dovrebbe sempre più aiutare i ragazzi a riconoscere negli altri un po' di se stessi, luogo ideale di incontro tra "diversi-uguali". Come italiani, noi che siamo stati emigranti, e non avremmo mai voluto che i nostri figli andassero in classi differenziate, ripudiamo con forza ogni intolleranza e sopraffazione, e ci auguriamo che il Governo di centrodestra capisca l'errore gravissimo e non si traduca in atti concreti quello che ci auguriamo resti un deplorevole incidente di percorso. »
Gubbio/Gualdo Tadino
16/10/2008 16:35
Redazione