Erano almeno trecento gli eugubini che hanno voluto rendere omaggio a Sant'Ubaldo con un pellegrinaggio in Vaticano, sotto la statua del patrono della città dei Ceri in piazza San Pietro. Quattro i pullman partiti da Gubbio, insieme ad un pulmino e ad alcune auto private; presenti il sindaco Orfeo Goracci, il vicario vescovile don Fausto Panfili, il presidente del Maggio Eugubino Lucio Lupini, quello dell'Università dei Muratori Aleandro Alunno e il presidente dell'associazione "Eugubini nel mondo" Mauro Pierotti, rappresentanti delle Famiglie ceraiole, degli Sbandieratori e dei Balestrieri, Capitani, Capodieci e numerosi cittadini con tanto di fazzoletto rosso legato al collo, così come alcuni eugubini trapiantati a Roma e una delegazione del Maggio Eugubino romano. Immancabile il cardinale Ennio Antonelli; è stato infatti proprio lui, su suggerimento di don Angelo Fanucci, a lanciare la proposta di recuperare una tradizione degli anni Cinquanta, quando alcuni eugubini si davano appuntamento sotto la statua di Sant'Ubaldo e intonavano "O lume della Fede", in omaggio al patrono.E così anche i 300 pellegrini di Gubbio si sono ritrovati ai piedi della statua di Sant'Ubaldo, hanno deposto una corona di fiori e, dopo il suono del trombettiere, hanno intonato l'inno dedicato al patrono di Gubbio. Poi sul sagrato della basilica di San Pietro il cardinale Antonelli ha illustrato le caratteristiche artistiche e architettoniche e la storia di uno dei luoghi più visitati al mondo, poi all'interno della Chiesa, sull'altare della Cattedrale, riservato per l'occasione proprio agli eugubini, ha celebrato la santa messa, ricordando la figura di Sant'Ubaldo e il suo essere "santo della riconciliazione". Antonelli ha quindi sottolineato il parallelismo tra l'esempio di Pietro, che a Roma ha fondato la Chiesa cattolica, andando incontro ad un'esistenza travagliata e ad una morte da martire, e l'esempio di Ubaldo, guida e conciliatore della città eugubina, ma prima ancora costretto a superare diffidenze e scetticismi della Gubbio di allora.Un'esperienza toccante e commovente insomma, un pellegrinaggio che è stato anche una sorta di preparazione al 15 maggio, quando gli eugubini torneranno ad omaggiare il santo patrono con la Corsa dei Ceri.
Gubbio/Gualdo Tadino
21/04/2009 12:53
Redazione