Un piccolo grande smeraldo di verde nel cuore del centro storico di Gubbio: potrebbe essere questa la definizione per il ristrutturato Orto di Palazzo Fonti, inaugurato dalla Famiglia dei Santantoniari, insieme alla nuova sede nella chiesa di S.Francesco di Paola di via Fabiani.
Molto partecipata e apprezzata la cerimonia del taglio del nastro (nella foto Photo Studio, uno scorcio della cerimonia) con le massime autorità regionali e locali. Sindaco e Vescovo, che hanno dato il là all’intero cerimoniale, insieme all’infaticabile presidente della Famiglia Santantoniari, Alfredo Minelli.
E nel corso della presentazione, è arrivata – per la prima volta a Gubbio dopo l’elezione del 29 marzo scorso – la neo presidente della Regione, Catiuscia Marini, che ha affiancato il presidente della Provincia, Guasticchi, consiglieri regionali e provinciali eugubini, in un parterre davvero d’eccezione per quello che può ben definirsi un evento, che va ben al di là delle pur sempre lodevoli iniziative ceraiole.
L’Orto di Palazzo Fonti è infatti uno spazio verde recuperato dopo 15 anni, grazie ad una convenzione tra la Famiglia Santantoniari e l’amministrazione comunale e che da oggi offre un nuovo punto di ritrovo, relax e tempo libero a due passi dal Corso. “Uno scorcio capace di concedere una dimensione intima della sua fruizione – ha dichiarato Minelli, che ha voluto ringraziare istituzioni e soprattutto i santantoniari che in molteplici forme hanno contribuito all’opera – non a caso realizzata da due ditte edili di ceraioli.
Plauso all’iniziativa anche dal Sindaco Goracci, che ha indicato nei Santantoniari un modello su come “fare e fare bene per migliorare la nostra città”. Positivi anche i commenti del presidente Guasticchi, mentre il Vescovo Ceccobelli – che ha anche benedetto la ristrutturata sede della Famiglia, nei locali della chiesa cui si accede da via Fabiani – ha sottolineato il significato profondo dell’intitolazione dell’orto – ai Genitori di S.Ubaldo – come messaggio di omaggio al Patrono, nell’850esimo anniversario della morte, e come stimolo a valorizzare quel ruolo della famiglia che oggi rappresenta sempre più un baluardo per le nuove generazione e che a Gubbio non può avere miglior modello che nell’esempio dell’Eugubino più grande, il Patrono.
La musica della Banda Santantoniara, con il concerto ricco di arie già proiettate al maggio ceraiolo, ha fatto da prologo all’arrivo della Presidente della Regione, che non ha mancato di impegnarsi, applaudita, a valorizzare al meglio la Festa dei Ceri nel futuro regolamento attuativo della legge regionale per le manifestazioni storiche: "Ogni giorno ho alle mi spalle il simbolo della nostra regione, i Ceri. Un simbolo di identità, di tradizione civile e religiosa, che non può non avere un ruolo primario nella legge regionale delle manifestazioni storiche. Ci impegneremo a far sì che il regolamento attuativo dia la giusta e degna priorità a questa che è una festa davvero unica" ha dichiarato.
Gubbio/Gualdo Tadino
26/04/2010 10:04
Redazione